Artworks a tema: Final Fantasy [ep.2]

Con il precedente post abbiamo introdotto a grandi linee il discorso sul digital painting come nuova forma di espressione artistica (potete leggere maggiori informazioni in questo articolo del nostro blog.)
Tuttavia il nostro lavoro non si ferma qui, per darvi un esempio concreto della potenzialità di tale, nuova ed innovativa, forma di arte, ci premuriamo di farvi un breve – e speriamo esauriente – tutorial per provare a vostra volta a realizzare un artwork, nel caso foste interessati, proprio a tema Final Fantasy.
In primo luogo andiamo a presentarvi il risultato finale del lavoro e, di seguito, un’esplicazione passo passo, con qualche utile consiglio, per rendere la vostra esperienza artistica il più possibile chiara e coinvolgente.

Vincent Valentine – FFVII Dirge of Cerberus

E’ necessaria una premessa, che potrebbe apparire un pochino pesante e superflua ma che, attraverso un’analisi più approfondita, è doverosa.

Non è mai troppo facile dare vita ai personaggi che tutti quanti noi amiamo, le loro caratteristiche di fondo permangono parte integrante della bravura dei disegnatori medesimi ed una copia del loro lavoro permane, sempre e comunque, soltanto un simulacro dell’opera reale. Molto spesso le fanart hanno un’impronta del tutto personale ed, anche in tale occasione, vi consigliamo caldamente di non focalizzavi troppo sulla verosimiglianza, quanto sul vostro gusto personale.

Detto questo, partiamo subito con il tutorial 🙂

1. La scelta dell’immagine: sebbene siamo tutti tentati di creare immagini dalle anatomie contorte e scenografiche, per partire bene e per non essere immediatamente delusi dal nostro operato, è meglio ridimensionare i nostri standard, specialmente se siamo principianti. Quindi sono sconsigliate figure intere in pose da combattimento con molti dettagli, mentre sono ben accetti volti o, al massimo, busti del personaggio in questione – nel nostro caso specifico analizziamo Vincent Valentine di FFVII Dirge of Cerberus.

2. I programmi: anche in questo caso dobbiamo scegliere in maniera accurata quale programma usare, ve ne esistono moltissimi, alcuni gratuiti, altri no, il più noto è sicuramente Photoshop, segue CorelDraw, ma vanno benissimo anche programmi quali Gimp e Mypaint, quest’ultimo ha un’interfaccia molto intuitiva, è gratuito e permette di lavorare in maniera quasi gestuale, con una serie di pennelli pressocchè infinita. -per la realizzazione di questo artwork è stato impiegato Gimp –

3. Cominciare dalle forme principali: una volta reperita l’immagine da copiare e da personalizzare ed il programma adatto a questo, una volta aperta la medesima in background con un visualizzatore (va bene anche quello di default per Windows se adoperate tale sistema operativo) inizia sicuramente la parte più complessa: come impostare l’opera. Una scelta comune consiste nel partire dai dettagli che maggiormente ci colpiscono, come occhi, labbra o parte del vestiario, per impostare correttamente il vostro lavoro, tuttavia, è bene cominciare a definire le parti principali del disegno. Nello specifico, osservando l’immagine definitiva proposta sopra, notiamo che quello che ci colpisce di più è il naso del personaggio, l’inclinazione della bandana e degli occhi e la massa dei capelli.

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bozzetto per la realizzazione di Vincent Valentine

4. Un pennello adatto ad ogni occasione: indipendentemente dal programma che avete scelto di usare, avrete la possibilità di impiegare una quantità notevole di pennelli, se siete armati di tavoletta grafica e non di mouse inoltre, questa vostra esperienza somiglierà molto al disegno gestuale e quindi non dovrebbe essere troppo complesso per voi incominciare subito a mettere in pratica le vostre conoscenze ed abilità per lavorare all’opera. Sicuramente sono consigliati pennelli morbidi e tondi, con un’opacità notevole, che ci permettano, in seguito, di apportare le giuste correzioni senza influire troppo sulla visibilità del nostro segno.
Nel caso proposto, la prima cosa che è stata impostata è la massa dei capelli, che occupa gran parte della figura, alla medesima è seguita la conformazione dell’ovale del volto, l’inclinazione degli occhi e la bozza del vestito. Non preoccupatevi di tracciare linee guida per meglio definire la collocazione delle varie parti anatomiche, queste sono utilissime per darvi l’idea di dove si trovano i vari elementi e poi considerate questo disegno come schizzo e non come l’opera definitiva.

5. Definizione delle masse: sebbene questo step possa essere aggiunto in seguito, per darvi l’idea della collocazione delle ombre potete cominciare a segnare le medesime tramite un fine tratteggio, ad esempio nella regione dello zigomo, nella parte oscurata del volto e nelle pieghe della veste. Tutto questo vi servirà dopo, indicativamente, per colorare l’opera.

Con questi cinque punti si conclude il nostro articolo, speriamo di essere stati esaurienti nelle nostre spiegazioni, se avete integrazioni, proposte o opere che volete presentare, vi invitiamo a segnalarci il tutto tramite commento.
Buon lavoro! ^^