Il vangelo degli Schiavi
“Libro delle Maledizioni”, salmo primo:
“Che Yevon sia Sempre Lodato, il dio forte, il dio rigoroso,
Il dio che manda punizioni a chi è orgoglioso”
L’uomo di Yevon prosperò sotto il buon occhio del suo attento creatore e pose i suoi domini su tutta Spira. Costruì città, si espanse su tutti i territori di Spira, navigò per mari, percorse strade e valicò monti.
L’uomo somigliava sempre più al suo creatore. Ma, quello che Yevon Sempre sia Lodato aveva immaginato, era che l’uomo presto si sarebbe avvicinato alle domande degli antichi abitanti di Spira. Perché gli uomini di Yevon presto si erano divisi in “retti” e “impuri”. Gli uomini retti vivevano nel timore di dio e attenti alla redenzione dai peccati.
Quelli impuri si divertivano, trascorrevano la loro vita in allegria, superando i limiti e usando le macchine che Yevon aveva proibito anche agli Albhed.
Yevon era un dio allo stesso tempo severo e benevolo, ma ciononostante, gli uomini “impuri”, gli abitanti di Zanarkand, continuavano ad usare le macchine e a farle lavorare al loro posto.
Tutto ciò scatenò l’ira del dio Yevon il Giusto. Scagliò su Spira una terribile maledizione: un mostro terrificante che avrebbe lentamente distrutto tutto il mondo, uccidendo ogni anima di ogni uomo, fedele o no al loro unico e vero dio.
Quel mostro aveva un nome sconosciuto e impronunciabile per la lingua degli uomini. Alla prima vista, al primo incontro con quel mostro maledetto, l’uomo lo chiamò Sin.
Il suo nome è così rimasto nei secoli.
“Libro delle Maledizioni”, salmo secondo:
“Che Yevon sia Sempre Lodato, il dio retto, il dio della speranza,
Il dio perfetto anche quando sembra perduta ogni circostanza”
L’ira di Sin si abbatté su Spira. Sotto il comando di Yevon, egli distrusse sia villaggi che città, senza distinguere i gusti dagli scellerati.
Ma l’Altissimo è continuamente buono nei confronti del suo stesso popolo. È un dio di indole diretta al perdono, alla pace.
Fu così che mandò la sua stessa figlia a placare gli animi delle genti tutte di Spira.
Insegnò ai fedeli di Yevon la pratica degli invocatori e portò con sé speranza e consolazione a tutti quelli che volessero riceverne.
Poi sacrificò se stessa e il suo nobile marito Zaon per portare la pace su Spira dopo l’arrivo di Sin.
Era quello il primo Bonacciale in assoluto.
Ma l’umanità era ancora piena di peccati da espiare e di tante colpe di cui si era macchiata nel corso del tempo.
Fu così che si instaurò un silenzioso patto tra Yevon e l’umanità: una nuova alleanza, una nuova promessa.
La speranza e la consolazione in cambio di Sin ogni decennio, fintantoché la gente di Yevon non si sarebbe lavata di dosso quei peccati.
È una promessa tutt’ora in atto. E Yevon Sempre sia Lodato mantiene sempre le sue promesse.
Questa è una storia vera, ma solo per coloro che ci credano davvero, perché il peccato è sempre in attesa e occupa perennemente il cuore dell’uomo…
…Siete tutti avvertiti…