“Si tratta al massimo di un’oretta a due. Tieni duro” le disse Paine
“Grazie per avermi fermata, ho davvero perso il controllo di me. E… mi dispiace di aver urlato in quel modo”
“Non fa niente. Io, al posto tuo, forse avrei gridato più forte”
“Poveri i nostri timpani allora”.
“Dove saranno finite le ragazze? Ci stanno mettendo un pò troppo a tornare” Tidus aspettava Yuna negli spogliatoi “Forse sei troppo cotto della tua brunetta, boss” scherzò Jash. Tutti risero alla battuta.
“Stà zitto, scemo. Certo che sono stracotto della mia ragazza!”. In quel momento entrarono Yuna, Rikku e Paine. L’intera squadra fece grida di acclamazione come per dire che il concerto era stato gradito anche da loro “Yuna! Sei stata incredibile!”
“Ancora, dai! Cantate ancora per noi!”. Tidus invece non voleva solo limitarsi ad acclamarla come gli altri, volle stringere forte Yuna a sè. Così fece, oltre a cercare di darle un piccolo bacio sulla fronte. Invece Yuna si alzò sulla punta dei piedi per fare in modo che quel bacio arrivasse alle sue labbra. In quel momento sentiva fortemente il bisogno di ricevere da lui un gesto del suo amore. Così le labbra del ragazzo toccarono le sue e le baciarono. Con quel bacio Yuna si sentì più forte d’animo, sentiva che avrebbe potuto resistere e l’amore che il bacio le trasmetteva la fece sentire più sicura che lui sarebbe stato sicuramente felice alla notizia. Non c’era nessun altro come quel ragazzo, lui era l’unico che riuscisse veramente a renderla felice. Prima soffriva le pene dell’inferno, ora invece con lui si sentiva in paradiso. Tidus si separò da lei “Ora devo andare amore” le disse “devo fare il sorteggio per gli incontri”
“Non ci mettere troppo però. Voglio stare con te”
“Sì anch’io”. Le diede un altro bacio, stavolta rapido, e uscì dagli spogliatoi. Rikku e Paine, vedendo come ora Yuna sorrideva radiosamente, capirono che il suo peso sul cuore si era alleggerito e di molto. Ora era più serena.
Alla banchina n° 2 si erano riuniti sei i capitani delle rispettive squadre, lì avrebbero sorteggiato. Tidus si sentì poggiare una mano sulla spalla dietro di lui, si girò e vide Bixen, il capitano dei Luka Goers. “Ciao amico. E’ bello rivederti” lo salutò questi
“Ehilà! Sapevo che voi Goers non sareste mancati” gli diede una pacca sulla spalla per salutarlo
“E non sai quanto speravo che veniste voi Aurochs: quest’anno volevo proprio dei rivali decenti”
“Vi brucia ancora la sconfitta che vi abbiamo inferto 3 anni fa vero?”
“Già. E da allora non ci avete ancora concesso la rivincita. Ma quest’anno la avrò assolutamente”. I Luka Goers erano sempre stati considerati i campioni, almeno fino a tre anni prima. Invece gli Aurochs erano sempre gli eterni perdenti finchè 3 anni prima non avevan sconfitto i Goers in finale. Fino a quel momento fra le due squadre non c’era mai stata molta cordialità, ma dopo quella partita gli Aurochs cominciarono finalmente ad essere trattati con rispetto dai loro avversari e dai fan del blitzball. I capitani furono raggiunti dal solito commentatore che reggeva tra le mani un’urna, due persone lo accompagnavano e reggevano un grande cartellone con sopra segnato lo schema del torneo “Benvenuti a tutti, ragazzi. Come ogni anno siete invitati ad estrarre fuori dall’urna il foglietto con sopra segnato il numero dell’incontro che disputerete. Avvicinatevi all’urna e cominciate pure ad estrarre il vostro numero”
Negli spogliatoi i Besaid Aurochs attendevano con ansia il ritorno del loro capitano, impazienti di sapere chi sarebbero stati i loro primi avversari. Yuna sperava che loro non dovessero iniziare subito, voleva stare in compagnia di Tidus. Finalmente si aprì la porta e Tidus entrò con aria soddisfatta “Allegri ragazzi! Ci basterà vincere due incontri e saremo campioni, e i nostri primi avversari saranno i Kilika Beasts!” annunciò ai presenti. L’intera squadra si sentì sollevata: sperava tanto di non dover incontrare i Goers almeno al loro primo incontro “Ci saranno le prime due partite, dopodichè toccherà a noi”. Yuna ci sperava proprio. Ora poteva stare un pò con lui. Avvicinandosi a lui disse “Se è così abbiamo finalmente un pò di tempo per stare insieme. Ti va di fare due passi in città?”
“Avevo anch’io una mezza idea di stare con te prima della partita. Allora, dove ti va di andare?”
“Con te vorrei andare ovunque”. Rikku e Paine erano un pò perplesse ma Yuna si voltò verso di loro e con lo sguardo fece loro capire che non gli avrebbe ancora detto niente. Le sue amiche tirarono un sospiro di sollievo, mentre Tidus e Yuna uscirono chiudendo la porta alle loro spalle. Però Rikku aveva ancora qualche timore “Pensi forse che Yunie glielo dirà ora sul serio?” domandò sottovoce a Paine per far sì che gli Aurochs non la sentissero. Paine le rispose “No, non lo farà. Non hai notato come ora Yuna sembri più serena? Sicuramente saprà sopportare ancora, si vede che voleva solo trascorrere un pò di tempo con lui”, Rikku non era molto convinta “Sarà…”
Tidus e Yuna continuarono a camminare insieme finchè non giunsero alla piazzetta, che in quel momento era gremita di gente. Si sedettero insieme su una panchina, Yuna poggiò la testa sulla spalla del ragazzo “Speravo tanto che finalmente potessimo concederci un pò di tempo per stare da soli” disse “Sì anch’io. Nelle ultime settimane non ti ho dedicato molto del mio tempo per via degli allenamenti. Scusami”
“Non devi scusarti, anch’io ho avuto i miei impegni. Sai, le prove per il concerto… ma non parliamone più ok? Ci basta che finalmente possiamo stare insieme, no?”. Tidus sfiorò i suoi capelli e accarezzò teneramente il suo volto. Yuna chiuse gli occhi, gustando il piacere che le dava quella carezza. Tidus la guardò, vide quant’era bella… ed era la sua ragazza… solo sua. La baciò e il suo bacio fu ricambiato.