“Si dai andiamo tutti insieme che ci divertiamo” anche Yuna era entusiasta all’idea così come gli Aurochs “Allora ci andiamo boss?”
“Certo che sì, solo che io dovrei prima cambiarmi. Voi tutti potreste anche cominciare ad andare e io vi raggiungo fra cinque minuti” disse Tidus, Yuna però voleva che lui venisse subito con loro “Uffa ma io voglio che vieni anche tu con noi”
“Coraggio amore, si tratta solo di aspettare cinque minuti no?”
“Uhm… e va bene, però fai in fretta” rispose lei e gli diede un veloce bacio. Poi tutti uscirono lasciando da solo Tidus “Uff… che giornata” si disse da solo ad alta voce. Prima che riuscisse a infilarsi la maglietta si aprì la porta del camerino. Entrò una ragazza molto carina dai capelli neri lunghi e fluenti. Era vestita con un paio di pantaloncini molto corti che mettevano in mostra le sue gambe, e una maglietta con una scollatura provocante. La ragazza lo salutò “Ciao, tu sei Tidus vero? Il mio nome è Layla”
Il gruppo di amici intanto era già arrivato da un pezzo al bar di Luka, tutti insieme ridevano e scherzavano. Poi Rikku si accorse che Tidus ci stava mettendo troppo tempo per arrivare “Ehi Yunie, ma il tuo ragazzo si è forse smarrito? E’ da mezzora che non si fa vivo”. Anche Yuna cominciò a rendersene conto “E’ vero hai ragione. Che fine avrà fatto? Forse è il caso che vado a cercarlo” e si alzò dallo sgabello del bancone su cui era seduta. Rikku si offrì di accompagnarla.
“Ciao, tu sei Tidus vero? Il mio nome è Layla”. Nel vederla Tidus si era imbarazzato “Ah… ehm… sì piacere di conoscerti. Posso aiutarti in qualche modo?”
“Beh, non proprio. Speravo solo di poterti conoscere da vicino” la ragazza sapeva mentire bene
“Ah, mi fa piacere” poi Tidus la guardò meglio “Ma non è che a te già ti ho vista?”
“In effetti sì… io e te abbiamo fatto una foto insieme quando sei sbarcato alla banchina n° 2”
“Mmh… ah sì ora ricordo. Scusa ma di foto ne ho fatte con un sacco di ragazze”
“Brutto bastardo! Come hai fatto a non notarmi?” pensava con la rabbia che le ribolliva ma dovette trattenerla. Piano piano riprese il controllo di sè. Cominciò ad avvicinarsi a passi lenti verso di lui, “In verità io… volevo anche dirti che tu mi interessi molto… che ti ammiro”, il ragazzo imbarazzato dalla situazione non sapeva che fare “Insomma mi piaci molto e io ti desidero”. Poi lei si sfilò la maglietta rimanendo col reggiseno e lasciando Tidus totalmente spiazzato. Per continuare, la ragazza prese le mani del ragazzo e se le portò sui suoi fianchi “Mi piaci un sacco Tidus”. Al sentire quelle parole Tidus provò a dire qualcosa per sfuggire alla situazione “Ehmmm… senti apprezzo l’interessamento ma vedi… i miei amici mi aspettano da un pezzo e anche la mia raga…” ma non finì la frase poichè la bocca gli fu tappata con un bacio della mora. Rimase del tutto impietrito, per una ventina di secondi non trovò la forza di respingerla. Poi qualcuno che era lì lo fece scuotere. Sulla porta c’erano Yuna e Rikku e avevano assistito alla scena degli ultimi dieci secondi. Yuna era immobile e il suo volto stava sbiancando in una maniera che faceva impressione, poichè ciò che aveva visto non era un incubo dal quale si sarebbe potuta svegliare e sentirsene sollevata. Era la dura realtà che faceva molto male, che stava squarciando con una lama il cuore della povera Yuna. Aveva visto quei due mezzi nudi che, come se non bastasse, si stavano baciando. Non trovò la forza di restare lì a soffocare… doveva uscire… prendere aria… insomma doveva allontanarsi da lì. Fu così che iniziò a correre così forte come non aveva mai fatto in vita sua, e mentre correva i fiumi di lacrime che le scendevano dagli occhi bagnavano la strada che lei si lasciava alle spalle. Tidus non rimase lì a guardala andare via “No! Yuna!” respinse con forza Layla, ma questa afferrò il ragazzo per un polso e disse sorridendo maliziosa “Andiamo, non vale la pena perdere tempo con quella”,
“TAPPATI QUELLA FOGNA! E LASCIAMI ANDARE!” Tidus urlò così forte da intimorire Layla stessa, la quale indietreggiò e lasciò libero il suo braccio. Lui si precipitò subito. Non gli importava di ritrovarsi a torso nudo in mezzo a tanta gente. Voleva solo raggiungere Yuna… chiarire con lei… dirle che la situazione non era quella che le era sembrata. Era impressionante come correva quella ragazza, Tidus riuscì ad agguantarle il polso solo quando arrivarono fuori dal bar, dove il resto del gruppo li stava aspettando. La prese per le spalle e la girò in modo da poterla guardare in faccia, solo che lei teneva lo sguardo abbassato “Yuna ascoltami, ti prego fammi chiarire”
“Lasciami…”
“No non posso lasciarti andare via così, la situazione non era quella che hai visto…”
“TI HO DETTO LASCIAMI!!!” la ragazza si liberò dalla sua stretta e buttò un forte schiaffo in faccia al ragazzo. Sembrava una furia “MA CHE DIAVOLO TI HA PRESO? CRETINO! NON C’E’ PROPRIO NULLA DA CHIARIRE, SE NON CHE SEI UN LURIDO BASTARDO!!! MI METTI INCINTA, MI PROPONI DI SPOSARTI E POI INVECE…. VATTENE! SPARISCI!”. Tidus tenne lo sguardo a terra mentre si massaggiava la guancia per il dolore. Ma il dolore vero ce l’aveva dentro nel cuore, un dolore insopprimibile infertogli da quelle parole dure. Yuna a quel punto si allontanò da lui, non voleva più trovarselo davanti, non voleva più vederlo… e stavolta il ragazzo non ebbe la forza di seguirla. Tutto quello che poteva fare era starsene lì più immobile di una statua ad autocommiserarsi e pensare: non era così che doveva andare… avrebbe dovuto sposarla… fare una famiglia con lei. Ora invece non era più possibile. Era tutto finito. La sua storia con Yuna era finita per sempre.