[Fan Fiction] Tidus&Yuna together 4ever: Capitolo 29

Yuna si risvegliò sul suo soffice materasso con accanto il suo ragazzo… no, ora era suo marito. Difficile dire se quello della sera precedente era stato un indimenticabile avvenimento o solo un bellissimo sogno. No lei lo sapeva, sapeva che era stato tutto reale non avrebbe mai potuto dubitarne. Posò le mani sul petto del ragazzo, poi ci poggiò la testa proprio come la sera prima. Amava quel suo petto così caldo, così forte e sicuro. Una mano le accarezzò la testa giocando con i suoi capelli, Tidus si era svegliato. Il loro modo di dirsi buongiorno fu un dolcissimo bacio. Yuna guardò Tidus “Ti ho mai detto quanto sono felice di essere tua moglie?” disse. Tidus la accarezzò facendo scivolare le sue dita sulla guancia di lei “No, questa è la prima volta” disse lui, poi il suo sguardo cadde sul grembo di Yuna “Sai che non abbiamo ancora pensato a un nome?” disse poi accarezzandole la pancia. “Volevo chiamarlo Jecht se è maschio” propose lei “Se è femmina?” Tidus ci pensò “Se è femmina… Mindy?!” disse
“Nooo è brutto” rispose Yuna ridacchiando
“Ok allora…” disse Tidus “…Pandora”
“Pandora, mi piace!” rispose Yuna entusiasta. Poi lei si alzò dal letto costringendo anche Tidus ad alzarsi “Dai forza, ora che è mattina e siamo svegli tanto vale alzarsi”, ovviamente Tidus non aveva benchè voglia “No dai, perchè? Tanto non abbiamo nulla di urgente da fare” prese Yuna per un braccio e con un leggero strattone la tirò a sè. Yuna finì interamente su di lui, Tidus non le diede proprio possibilità per liberarsi e ne approfittò per baciarla. Lei si allontanò divertita “Insomma contieniti, con tutti questi baci non mi lasci nemmeno respirare”
“E come faccio? Sei così bella che non ci riesco a stare staccato da te”
“Dai alzati, o vuoi farmi credere che sei solo un vagabondo?”, così Tidus si dovette alzare dal letto, più che altro fu Yuna a tirarlo per il braccio. Dopo essersi vestiti e tutto andarono fuori dalla capanna “Dunque… cosa abbiamo in programma da fare quest’oggi?” domandò Tidus
“Beh, cosa vuoi che ne sappia? Perchè non vediamo cosa hanno in mente di fare i nostri amici?” e Yuna fece per andare a casa di Paine. Quando si voltò per vedere a che punto era Tidus; poi notò qualcosa sulla parete esterna della capanna. E in quel momento provò una paura incontenibile. Non riuscì a trattenersi, gridò. Sentendo il suo grido Tidus corse da lei “Yuna! Yuna, che è successo?” ma la ragazza non rispose. Tidus volse lo sguardo dove era voltato quello terrorizzato di Yuna. Fu sconcertato da ciò che vide:

SE NON LA LASCI STARE TI AMMAZZO

C’erano queste parole sul muro, scritte a mano. Vedendo quanto Yuna era spaventata Tidus la strinse a sè, tremava come una foglia. In quel momento accorsero anche Paine, Lulu e Rikku che avevano sentito l’urlo. “Che è successo?” domandò Paine allarmata, ma vedendo anch’essa la scritta così come le altre si diede da sola la risposta. “Ma chi… chi cavolo è stato a fare ‘sta cretinata?” domandò Rikku. Era ovvio che il destinatario di quel messaggio era Tidus, così come era chiaro che lo minacciva di fargli del male se non avesse lasciato Yuna. Cosa che lui non era assolutamente intenzionato a fare, “Non ho idea di chi sia stato ma” disse lui “chiunque sia, appena si farà vivo vedrete come lo rovino”. Yuna era ancora impaurita, Tidus la aiutò ad alzarsi su e la abbracciò per farla sentire al sicuro “Non è nulla amore, dai non devi preoccuparti di niente” le disse accarezzandole la testa. Yuna smise di tremare e si strinse di più a Tidus. L’abbraccio sortì l’effetto desiderato. Anche se solo un poco Yuna si sentì più calma.

Quella notte Yuna dormì malissimo, degli incubi turbarono il suo sonno. Sognò di trovarsi proprio fuori dalla sua capanna. Si diresse là per entrarci, quando si bloccò. C’era qualcuno esattamente nel punto in cui avevano trovato la scritta minacciosa, quel qualcuno sembrava stesse proprio intingendo qualcosa sul muro. Yuna fece per avvicinarsi per osservare meglio il volto dell’individuo ma era buio. Quel tipo sembrò accorgersi di lei. Per quel che si poteva capire al buio, lui si era girato dove era Yuna e stava camminando verso di lei. Le gambe di Yuna, paralizzate dal terrore, non volevano saperne di muoversi. Quando quello le giunse davanti si fermò lì in piedi. Yuna tentò di distinguerne meglio i tratti somatici ma l’oscurità rese vano il tentativo. Dopo alcuni minuti all’orizzonte, alle spalle di Yuna, la luna si eresse nel firmamento e i raggi illuminarono l’uomo che stava davanti a lei. E quando Yuna lo vide lo riconobbe bene… fin troppo bene, eppure si rifiutò di credere che fosse lui. Si accasciò sulle gambe, sconcertata da quello che aveva visto. Quando si rialzò, o almeno le sembrò di essersi rialzata, non si ritrovò davanti a quel tipo bensì nel suo letto, dopo essersi appena svegliata. Si asciugò il voltò che grondava di sudore e si ridistese. Non si addormentò ma si mise a pensare, con lo sguardo verso il soffitto. Se a lasciare quel messaggio potesse essere stato davvero lui… allora avrebbe capito anche il significato della scritta. Ma lui non poteva essere lì a Besaid, che ci sarebbe venuto a fare fino a lì? Rimanendo assorta nei suoi pensieri si girò verso la finestra. Sobbalzò vedendo che fuori c’era davvero qualcuno, la differenza era che ora non stava sognando. Quel qualcuno stava guardando proprio verso la sua capanna. Yuna si alzò subito e si diresse fuori, spaventata dall’evenienza che fosse proprio l’uomo del suo sogno di poco prima. Quando aprì la porta sobbalzò nel trovarselo davanti subito. Era evidente che lui aspettava solo che lei uscisse. Non riuscendo a vederlo bene al buio, Yuna accese la luce della stanza. E scoprì che i suoi timori non erano infondati. Davanti a lei c’era un ragazzo terribilmente bello, alto e con i capelli neri legati in una coda corta, un volto che non avrebbe mai potuto dimenticare, per quanto avesse desiderato farlo. Rabbia e disperazione crebbero in lei “Tu… che cosa ci fai qui?” domandò con un furore che cercò di trattenere, “Ehilà Yuna, proprio piccolo questo mondo” la salutò lui divertito. Yuna non resse più la rabbia, gli tirò un pugno in faccia colpendolo in pieno. Il ragazzo indietreggiò di un passo nel subire il colpo “Ehi Yuna, non mi sembra questo il modo di salutare un vecchio amico” disse lui senza abbandonare quel sorrisetto divertito. Yuna gli si accanì di nuovo contro “CHE DIAVOLO SEI VENUTO A FARE? TU NON DOVRESTI ESSERE QUI!!!!!”. In quel momento arrivò Tidus sulla porta “Yuna ma che succede?” e notò il ragazzo sulla porta “Chi è lui?”. Il ragazzo gli rispose “Io sono Lion… il ragazzo di Yuna”


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