[Fan Fiction] Tidus&Yuna together 4ever: Capitolo 7

Cominciò a farsi sentire una dolce melodia, finchè Yuna non iniziò a cantare:

I know that you’re hiding things
Using gentle words to shelter me
Your words were like a dream
But dreams could never fool me
Not that easily

Tutti riconobbero la canzone: Yuna l’aveva cantata un anno prima . Solo Tidus non la conosceva, perchè allora lui non c’era;

I acted so distant then
Didn’t say goodbye before you left
But I was listening
You’ll fight your battles far from me
Far too easily

“Save your tears cause I’ll come back”
I could hear that you whispered as you walked through that door
But still I swore
To hide the pain when I turn back the pages
Shouting might have been the answer
What if I’d cried my eyes out and begged you not to depart
But now I’m not afraid to say what’s in my heart

Qui la musica cominciò a farsi incalzante,

‘Cause a thousand words
Call out through the ages
They’ll fly to you
Even though I can’t see I know they’re reaching you
Suspended on silver wings

Oh a thousand words
One thousand embraces
Will cradle you
Making all of your weary days seem far away
They’ll hold you forever

Ci fu qualche secondo di sola musica, nel frattempo salì anche Rikku vestita da cantante poichè serviva una voce di sottofondo,

Oh a thousand words(a thousand words)
Have never been spoken(oh yeah)
They’ll fly to you
They’ll carry you home(carry you home)and back into my arms
Suspended on silver wings(on silver wings!)

And a thousand words (oh)
Call out through the ages(call through the ages!)
They’ll cradle you(oh yeah)
Turning all of the lonely years to only days(only days)
They’ll hold you forever
Oh a thousand words

La canzone era bellissima, tutti la gradirono. Yuna e Rikku scesero dal carro, accolte dagli applausi e dalle grida di esultazione dei loro amici. Tidus si avvicinò a Yuna “Fra tutte le canzoni che ti ho ascoltato cantare, questa è senza dubbio la più bella che mi avessi fatto sentire” e la strinse forte a sè. Ora lei non desiderava altro che stare sola con il suo amore, gli sussurrò tale richiesta all’orecchio. Tidus le sorrise e si diresse verso Gippal, gli disse qualcosa e l’amico gli rispose “Lascia fare a me”. Mentre tutti i loro amici parlavano tra loro, Gippal parlò alle persone lì radunate “Ok gente! Basta con balletti e canzoncine: venite tutti con me che accendiamo un bel pò di fuochi d’artificio per i nostri piccioncini, forza!”. Con quell’espediente portò tutti quanti in un’altra parte del bosco un pò distante da dove erano ora. Ora Tidus e Yuna erano soli sulla riva di quel laghetto, “Ma davvero ha portato anche i fuochi d’artificio?” domandò Yuna, “Questo non lo so ma Gippal può essere capace di tutto” rispose Tidus. La ragazza guardò il laghetto per qualche istante poi si buttò in acqua trascinando con sè anche il suo ragazzo. I due riemersero bagnati dalla testa ai piedi e insieme risero, “Ma… ma che ti salta in mente?” domandò Tidus divertito. A Yuna tornò in mente il primo giorno in cui loro due erano insieme in quel laghetto e anche Tidus ci stava ripensando. In quel giorno di 3 anni fa loro e gli amici con cui viaggiavano erano ricercati, in quanto erano stati ingiustamente accusati di essere traditori del clero. La notte che erano fuggiti per miracolo dalla città di Bevelle, tutti e sette insieme si erano accampati nel bosco in attesa di riprendere il pellegrinaggio. Quella notte Yuna era veramente abbattuta nell’animo: aveva scoperto che il credo del dio Yevon, in cui aveva fermamente creduto per tutta la vita, era falso. Se ne stava nell’acqua immersa nei suoi pensieri, poi era venuto Tidus per cercare di tirarla su di morale. Le aveva parlato di venire con lui a Zanarkand, di come si viveva in quella città e di molto altro. Yuna lo desiderava tanto, ma in fondo sapeva che non poteva farlo. Il suo senso del dovere le diceva di continuare il suo pellegrinaggio e sconfiggere Sin, anche se ciò significava per lei perdere la vita. Non le importava più che fosse una tradizione millenaria di Yevon, lo avrebbe fatto per proteggere la gente di Spira. Mentre Tidus le parlava lei si era messa a piangere. Lui si era avvicinato a lei e aveva poggiato le mani sulle sue spalle. Per qualche secondo si erano guardati negli occhi, finchè lui non l’aveva baciata per la prima volta. Inizialmente Yuna era rimasta sorpresa da quel gesto, ma dopo un secondo o due si era lasciata trasportare dal sentimento che provava per lui e ricambiò il bacio.
“Scommetto che stai pensando alla prima volta che abbiamo fatto il bagno qui” disse Tidus “perchè ci stavo pensando anch’io”
“Sì, in effetti è così. Peccato solo che a quel tempo eravamo considerati dei traditori”
“Non importa, rimane il più bel giorno della mia vita”. Yuna non resistì alla tentazione di baciare il suo Tidus, si buttò sulle sue labbra e le baciò con passione, il suo ragazzo fece lo stesso. Rimasero a baciarsi per parecchi minuti. Poi uno scoppio molto forte ruppe il silenzio che c’era lì e il cielo notturno fu illuminato da tante scintille colorate emesse dai fuochi artificiali di Gippal. “Non ci posso credere, quel pazzo li ha portati davvero!” esclamò Tidus sorpreso
“E’ meglio così, renderà la nottata ancora più indimenticabile. Non ho mai visto dei fuochi d’artificio”
“Mai visti? Proprio mai?”, per tutta risposta Yuna lo baciò di nuovo.


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