La splendida giornata era straziata dall’odore acre del legno bruciato. Sulla cima della collina della baia conosciuta sulle mappe nautiche come “Buccaneer’s Bay” la casa del governatore stava andando a fuoco.
A poche miglia di distanza un piccolo sloop chiamato Wind Dancer. Il suo equipaggio aspettava l’ordine di avvicinarsi alla costa da parte del proprio comandante, il capitano Katarina De Leon. Costei aveva un motivo ben valido per preoccuparsi dell’incendio: suo padre, Marcus De Leon, era il governatore di quella zona conosciuta sulle mappe come “i Cinque Mari”. Orfana da parte di madre dalla tenera età di quattro anni, Katarina aveva imparato a essere forte e indipendente, coraggiosa e abile con le armi. Sapeva destreggiarsi sia all’arma bianca sia con quelle da fuoco, ma la sua specialità erano i barilotti carichi di esplosivo e il lancio sia di breve che di lunga gittata di piccoli coltelli. “Ordini, capitano!” disse il quartiermastro. Katarina si appoggiò all’impavesata dello sloop.
“Andiamo a fare una bella visitina a chi ha bruciato la mia casa…” rispose con uno sguardo tra il sarcastico e l’irato.
Una brutta sorpresa attendeva però Katarina: una volta giunta nel salone da ballo della villa del governatore incendiata, aprendo di schianto la porta dell’ufficio di suo padre, trovandolo privo di vita. Sotto il suo corpo vi era una pergamena, una lettera d’addio intestata a lei.
“Padre! Chi vi ha fatto questo?!” urlò, sapendo che non avrebbe ricevuto risposta.
“Katarina… Hawke… è stato qui…Sotto l’asse del pavimento… prendilo… era di tua madre. É giusto che tu sappia la verità. Tu sei la figlia di Mara Rosseau… una donna pirata.” Marcus aveva usato le sue ultime forze per scrivere quelle poche righe.
La donna trasalì: Hawke? Un uomo di cui nessuno conosceva il passato, e chi ne era a conoscenza era sottoterra da anni. “Quell’uomo… il capitano Hawke… che cosa voleva?! Perché vi ha fatto questo?!” tossì, il fuoco stava divorando la casa. La donna seguì le istruzioni e prese un piccolo forziere nascosto sotto le assi del pavimento, scoprendo all’interno una bandiera con l’emblema del Jolly Roger. In quel momento il tetto iniziò a cedere, e Katarina optò l’ultima via di fuga: ruppe la finestra e abbandonò la villa dov’era nata e cresciuta. Avrebbe vendicato suo padre, era la sua promessa.
Vai a ‘Seleziona Capitolo’
Vai a Capitolo 2