“…Tua madre… era una pirata.” Ed era nata qui, in questa città, o meglio, isola di nome Ape Island.” disse a bassa voce davanti a una bottiglia di grog.
“tu… hai conosciuto mia madre?”
“…Anni fa, i pirati di Skull Cove erano una banda di disadattati amanti dell’avventura e guadagno facile di ricchezze nei cinque mari. Nonostante i loro evidenti atti di pirateria agirono come un governo non ufficiale, proteggendo le colonie dalle numerose fecce assassine e aspiranti dittatori. Avevano proprio codice duro ma leale d’onore, tutti coloro che esponevano la bandiera bianca sono stati risparmiati, nessuno è stato derubato…”
Katarina si avvicinò al viso dell’uomo.
“come facevano a navigare senza essere intercettati? Una flotta del genere non passa inosservata.”
L’uomo di mare si aspettava quella domanda.
” I pirati di Skull Cove utilizzavano le Chartstones, mappe mistiche per navigare tra i porti dei cinque mari. In questo modo riuscirono a recuperare moltissimo bottino, ma nessuno conosce la rotta per Skull Cove.”
“e mia madre?”
” Dopo una carriera lunga e proficua il loro capo, Mara Rousseau, decise che era ora di sistemarsi. Sposò un certo Marcus De Leon governatore delle isole pirata…e nascesti tu, Katarina…”
La donna aveva capito.
“hawke… vuole le Chartstones per governare le isole dei Cinque mari! Vieni con me, sarai tu il nuovo governatore se recupererò le Chartstones!”
Il vecchio e “salato” lupo di mare gentilmente declinò l’offerta.
“uhm… le mie vecchie ossa… ma Hawke sa della maledizione delle Chartstones. Sono disseminate tra le varie tribù delle isole, e si dice abbiano dei poteri… magia woodoo intendo.” “vieni con me! Salpa a bordo della mia nave.” ma l’uomo declinò ancora. Katarina allora si alzò dalla sedia della taverna.
“…Allora dimmi: chi è che possiede almeno una delle Chartstone?”
L’uomo iniziò a sorridere.
“lo troverai a Scoundrel’ Pit, un’isola qui vicino…lo conosci di certo. La Chartstone la possiede nientemeno che Barbanera.”
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