[Fan Fiction] La Leggenda di Black Cat – Capitolo 5: Duncan the Blade

Il cielo grigio e il mare buio rendeva l’arcipelago tetro e lugubre. Non vi erano segni di civiltà viva, ma solo un’enorme distesa di piante e tombe. Ve ne erano a centinaia. Grazie al tesoro di Barbanera Katarina aveva trovato un armatore disposto a venderle il proprio vascello, una corvetta: nave a tre alberi armata di ben 32 cannoni. Una nave d’assalto famosa per la facilità con cui usciva illesa dai tentativi di abbordaggio. Con un equipaggio di ben 120 uomini, una velocità sottovento di 14 nodi, era perfetta per diventare la nuova Wind Dancer. “Attracchiamo quaggiù!” ordinò Kat.
Quando si ritrovò con i piedi sulla terraferma vide delle colonne corinzie davanti a se: i resti di qualche tomba. Si rivolse al vecchio Salty, che aveva deciso in un secondo momento di seguirla.
“…Queste isole sono il covo di Mara…ma solo lei conosceva a menadito questi scogli. Se troviamo la sua tomba probabilmente troveremo altri pezzi della Chartstone.” Katarina annuì. Poco distante vide ciò che rimaneva di un vascello, e “qualcosa” che fluttuava nei suoi pressi. Con la sciabola in guardia si avvicinò, trovandosi faccia a faccia con un fantasma. Dall’uniforme doveva trattarsi di un graduato della Marina. Non aveva un bel colorito. Si avvicinò.
“…Chi sei e cosa ci fai qui?” chiese con un timbro afono il fantasma.
“…Ho bisogno di un’informazione, capitano… ma che cosa è successo alla vostra nave?”
“…Villani…una flotta…pirati chiamati Yellow Seals hanno ucciso il mio equipaggio… sono stato tradito, la mia nave è stata affondata…Il mio tormento e la mia vendetta saranno eterni!”
“Yellow Seal? Pirati… bene, troverò questi maledetti in modo che abbiate la vostra vendetta e potrete così riposare in pace.”
Il fantasma la fissò con i scurissimi occhi scuri. I lunghi capelli bianchi fluttuavano alla brezza notturna.
“E come farai?”
“Ho una nave e un valido equipaggio.” rispose prontamente, la figura snella si ergeva davanti al pirata.
“…Se troverai gli Yellow Seals e li manderai nello scrigno di Davy Jones… ti ricompenserò: ti darò in cambio una chiave, la Skeleton Key. Con questa potrai aprire il forziere che io stesso sigillai…”
Katarina voleva sapere dove era ubicata la Chartstone, ma immaginò che il fantasma ne ignorava totalmente l’esistenza, e lasciò correre.

Incamminandosi attraverso un bosco oramai secco, Katarina aveva trovato indicazioni su un forziere sepolto. Con un coltello cercò di forzare la serratura, ma improvvisamente davanti a lei si fece buio. Qualcuno l’aveva colpita alle spalle.
Quando si riprese si ritrovò legata a un albero, mentre il suo assalitore stava rovistando il contenuto del forziere. “Ehi! Buon risveglio.” disse l’uomo.
“Ladro!” rispose lei con impeto e rabbia.
“…Eh eh…si, sono un ladro, ma di tesori… Katarina.” La donna rimase colpita.
“Tu… mi conosci?”
“Chi non conosce “The Black Kat” Katarina de Leon?”
“E tu? Con chi ho l’onore di parlare?” chiese lei. L’uomo s’inchinò.
“…Mi chiamano “The Blade”.”
Katarina trasalì.
“The Blade? Duncan The Blade?”
“Conoscevo tuo padre, Katarina…”
Il volto della donna si abbuiò.
“…Sei arrivato tardi, mio padre è morto…”
“Oh… mi dispiace.”
“Non so se fidarmi di te… potresti aver tramato contro di lui.” disse Kat sulla difensiva. Duncan sorrise, mostrandole quello che stava cercando.
“…Questa è la West Chartstone…” e la lasciò sul terreno davanti ai piedi di Katarina.
“Bene…ci rivedremo.” e lasciò la donna legata all’albero. Appena abbandonò la radura Kat si liberò dalle corde con un coltello, non sapendo se ringraziarlo oppure no.


Vai a ‘Seleziona Capitolo’
Vai a Capitolo 6