[Fan Fiction] Noctis Cosplay: Capitolo 3 Chiudi gli Occhi

Buio.
Completamente buio.
Hikaru è totalmente circondato dal nulla, e quando prova a gridare il suo urlo rimbomba su pareti inesistente, mentre i suoi piedi poggiano sul nulla.
Dove diavolo è finito? Cosa sta succedendo? Si era addormentato su un letto d’ospedale, e adesso si ritrova da solo chissà dove? Tutto quel vuoto lo spaventa, il fatto di non vedere confini, né una fine o un inizio.
Insicuro e vacillante, nel tentantivo di capirci qualcosa di più inizià ad avanzare, ma all’improvviso una voce, proveniente da ogni direzione, chiama il suo nome. Hikaru si blocca, guardandosi intorno. Silenzio, poi di nuovo quella voce, e un venticello tiepido cominciò a scuotergli i capelli. Vento? pensò, stranito Qui dentro?

” Vieni avanti! ” lo invitò

Quella voce…

” Chi sei? ” urla

Nessuna risposta. Solo una piccola brezza gli scompiglia lievemente i capelli, come … come se qualcuno lo stesse gentilmente invitando a farsi avanti in quel buio sconfinato. Qualcuno che lui forse conosceva. Obbedì, facendo qualche altro passo, guardandosi intorno in quel nulla che a poco a poco cominciava a prendere la forma di uno dei più bei paesaggi mai visti.
Una Tokyo moderna, piena di alberi sul quale pendevano piccoli cristalli come frutti, e in fondo a quello splendido paesaggio dove palazzi di vetro si mescolavano a quelle strane piante vi era un’enorme fontana sul quale lievitava un cristallo enorme, che Hikaru rimase a fissare a bocca aperta, sbalordito. Ma quello è … quello … è …
Non riuscì nemmeno a finire il pensiero, che all’improvviso una figura spuntò dal nulla, e se nel vedere quella fontana e quel ctistallo era rimasto a bocca aperta, nel vedere quello che era forse poco più che un ragazzo rivelarsi a lui Hikaru non potè credere ai proprio occhi
Un diciottenne dai capelli blu, vestito con un giubbotto in pelle nera, dei pantaloni e un paio di stivali dello stesso colore e le mani coperte da guanti neri.
” Noctis!! ” sussurrò, incredulo egli stesso alle sue parole
Il ragazzo sorrise, confermando i suoi dubbi. Non è possibile, sto sognando! pensò
Ma proprio in quel momento successe qualcosa che lo scosse. Con un semplice cenno delle mani in un attimo Noctis sfoderò dal nulla tutte le sue armi
” Chiudi gli occhi! ” lo avvertì, e prima ancora che Hikaru potesse ribattere Noctis gli scagli contro le lame acuminate delle sue spade.

Hikaru si ridestò di colpo, guardandosi intorno.
Era ancora in ospedale, Aimi dormiva sul letto libero accanto a lui. Era buio, tranne per le luci multicolore delle insegne e dei lampioni che filtravano attraverso le tende bianche delle finestre, e l’orologio segnava le quattro e mezza del mattino.
Ripensò al sogno, ancora sudato, incerto su ciò che volesse dire, ma all’improvviso una forza misteriosa lo spinse ad una decisione. Doveva partecipare a quel maledetto concorso, costi quel che costi.
Così, senza nemmeno rendersene conto, estrasse il telefonino dalla tasca del Jeans e inoltrò un paio di chiamate.
Noctis Cosplay


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