Ora che più o meno i punti chiave sono stabiliti, ho ampliato il background storico dei Sidhe mettendolo in rapporto a quello delle altre razze, visto che questo popolo non fa parte della mitologia germanica, bensì celtica. Ditemi se va bene. :3
Sidhe:Ultimi discendenti di un’antica stirpe divina, ormai scomparsa da tempi immemori, sono considerati dalla gente comune al pari di semidei. Giunti dal mare su un’isola sperduta ai confini del Midgard, la colonizzarono cacciando la popolazione indigena dei
fir bolg e la elessero a loro dimora, dandole il nome di Ériu: l’Isola di Smeraldo. Dopo le ostilità iniziali con le altre razze, forse intimorite e sorprese dall’improvviso arrivo di questo misterioso popolo del mare, i rapporti divennero più rilassati e pacifici una volta che gli obbiettivi dei sidhe divennero più chiari agli occhi delle altre razze: nient’affatto propensi ad abbandonare quella che è diventata la loro florida nuova casa, forse perché troppo impegnati a tenere a bada i ribelli fir bolg e le nuove genti venute anch’esse dal mare - e ora pronte a minacciare il loro dominio (i
milesi) - preferiscono non immischiarsi nelle oscure vicende dei Nove Regni per evitare di rimanere coinvolti in una guerra che non gli appartiene (
vedi Ragnarok).
Maestri in qualunque tipo di arte, sono un popolo molto longevo, quasi quanto quello degli elfi, che appare sempre giovanile pure in età avanzata; molto belli d’aspetto, i tratti che gli accomunano sono quelli tipici degli uomini nordici, con occhi chiari, di solito azzurri, e carnagione chiara con capelli spesso rossi o biondi. Presunti esseri immortali, in verità i sidhe possiedono come unico retaggio del loro passato glorioso le eccelse capacità rigenerative, proprie solo di un’entità divina, tali da permettere a questo popolo di sopravvivere persino alle ferite o alle malattie più gravi, mortali per qualsiasi altra razza; infatti, solo una morte violenta può porre fine alle loro vita. Questo comunque non rende i sidhe degli uomini invincibili, tutt’altro, perché affinché una simile capacità possa davvero esprimersi al meglio, è necessario un periodo di riposo, seppur breve: un lusso che nel vivo di una battaglia non ci si può permettere; certo, durante uno scontro i sidhe potranno sempre contare sulla propria natura quasi immortale, tuttavia quest’ultima sarà limitata alle lesioni più superficiali e non potrà svolgere alla perfezione il suo compito su quelle invece considerate più gravi.
Infine, per approfondire:
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Nesrìn il 02/08/2013, 17:24, modificato 2 volte in totale.