Com’è cambiato il sistema di combattimento, e qual è l’idea alla base di queste modifiche?
Motomu Toriyama: Innanzitutto, questo gioco è incentrato sulla possibilità offerta al giocatore di personalizzare l’aspetto di Lightning per creare il proprio costume preferito. Le battaglie avranno una forte componente action e il giocatore potrà muovere Lightning lungo il campo di battaglia con la levetta analogica sinistra. Sarà anche possibile passare da una abilità all’altra durante lo scontro.
Come pensate di rendere divertente l’esplorazione del mondo?
Motomu Toriyama: L’idea principale alle spalle di questo gioco è quella che noi definiamo “World Driven“. Creeremo un ambiente di gioco in cui il tempo scorre normalmente, proprio come fa nel nostro mondo. In questo mondo ogni persona conduce normalmente la propria vita: si sveglia al mattino, va al lavoro, pranzo, rientra a casa in serata. Per cui, qualunque cosa Lightning faccia in questo mondo, le altre persone andranno avanti con le proprie vite, noncuranti. E’ un elemento estremamente realistico, e crediamo che sarà divertente entrare a far parte di questo sistema.
Quali personaggi di FFXIII dobbiamo aspettarci di incontrare, e che ruolo giocheranno nella storia di Lightning?
Motomu Toriyama: Non intendiamo ancora svelare tutto, ma possiamo dire che vedremo Hope, che sarà una sorta di assistente per Lightning. Non sarà vicino a lei fisicamente – Hope si troverà altrove – ma userà un sistema di trasmissione per offrirle il suo aiuto. Inoltre, anche Noel farà ritorno. Come probabilmente già saprete, il destino del mondo in Lightning Returns è segnato, e avremo solo 13 giorni per salvarlo. In questo mondo Noel ha vissuto per centinaia di anni, portando nel suo cuore una grande oscurità, e a causa di ciò si troverà a dover fronteggiare Lightning. In una occasione si affronteranno persino in combattimento. Ci saranno anche molti altri volti familiari, quindi tenete alte le vostre speranze.
Può darci un piccolo indizio sui nuovi personaggi che incontreremo?
Motomu Toriyama: Uno dei nuovi personaggi si chiama Lumina, una ragazza che assomiglia un po’ a Serah. Apparirà qua e là, un po’ imprevedibilmente. Un alone di mistero la circonda, per cui dovrete andare avanti nel gioco per scoprire chi è realmente.
Quale aspetto della mitologia della Fabula sarà affrontato?
Motomu Toriyama: Guardando al primo episodio della saga, FFXIII, avevamo due divinità: una chiamata Pluse e l’altra Lindzei. In FFXIII-2 abbiamo parlato della divinità chiamata Etro. Adesso, nel terzo ed ultimo capitolo della saga, incontreremo un dio chiamato Bhunivelze, che ha in realtà il più alto “rango” tra tutte le divinità nella saga di Lightning (riferimento alla mitologia). Una delle quattro aree che compongono il mondo di gioco, Luxerion, è governata da un gruppo religioso profondamente seguace di Bhunivelze.
Per quale motivo avete voluto nuovamente Hamauzu, Mizuta e Suzuki al lavoro sulla OST? Che indicazioni avete dato loro?
Motomu Toriyama: Naturalmente condividono lo stesso concept e lo stesso “universo”, quindi abbiamo voluto che gli stessi compositori realizzassero la musica di gioco. Volevo che portassero con loro la stessa atmosfera, nei loro pezzi. In Lightning Returns ci sono quattro continenti, e abbiamo voluto che ciascuno di questi fosse raffigurato in modo diverso. Abbiamo chiesto a uno dei compositori di pensare alla musica per ciascuno dei quattro continenti. Per esempio c’è un continente desertico, che non abbiamo visto molto spesso nella saga Final Fantasy finora, per cui uno dei musicisti sta creando dei themes che abbiano una tonalità “Middle Eastern”.
Quale è l’idea che ha ispirato i vari mondi?
Motomu Toriyama: Parliamo di Luxerion: sembra essere piuttosto “europeo“. Ha un aspetto piuttosto occidentale, potrebbe essere un luogo come Parigi. I giocatori occidentali potrebbero trovarlo un senso di familiarità. Lo abbiamo definito uno stile particolare “Mech-Goth” o “Mechanical Gothic“, perché nel mondo di gioco gli abitanti realizzano che la loro esistenza sta per giungere alla fine, che stanno per morire, per cui mentalmente sono piuttosto sconvolti, ed è quasi possibile percepire questa “pazzia” nell’aria, esplorando la città.
Che cosa piacerà ai fans della saga Final fantasy che non hanno giocato al XIII capitolo?
Yoshinori Kitase: Sin dall’inizio, il nostro intento è stato quello di creare un gioco che chiunque potesse apprezzare, e anche chi non ha ancora giocato a FFXIII o FFXIII-2 lo troverà molto divertente. Quanto al sistema di combattimento, è piuttosto differente da quello dei precedenti capitoli. Anche se il nostro obiettivo era quello di migliorarci rispetto ai capitoli passati, l’esperienza che intendiamo offrire questa volta è qualcosa di completamente nuovo. Consiglierei a tutti i giocatori di dare un’occhiata da vicino.
A quali artisti avete affidato la creazione dei costumi di Lightning, e che indicazioni avete dato loro?
Yoshinori Kitase: In FFXIII, Tetsuya Nomura ha fornito il design dei costumi. Naturalmente, trattandosi del terzo ed ultimo capitolo della saga, abbiamo voluto che lui stesso curasse il costume di default, cosa che ha fatto con piacere. Volevamo mostrare la potenza luminosa di Lightning, e crediamo che il costume originario assolva bene il suo compito. Quando ci ha consegnato il design, in realtà lo ha disegnato su un pezzo di carta, a matita, per cui era ovviamente in 2D. Essendo Nomura un artista ed un designer incredibilmente talentuoso, non si è limitato a fornire un semplice disegno su carta: è come se ciò che ha disegnato fosse la sua aspettativa di come dovrebbe apparire in 3D, di come quel costume dovrebbe apparire in movimento. E’ stato in grado di anticipare questi aspetti molto accuratamente. E’ questo che lo rende un artista fenomenale. Inoltre, oltre a Nomura, hanno contribuito alcuni dei più famosi artisti della saga Final Fantasy. Per esempio il direttore artistico di FFXIII, Isami Kamikokuryo, che ha disegnato alcuni dei costumi. Ma anche un altro talentuoso artista, Toshiyuki Itahana, che ha lavorato su FFCC: Crystal Bearers e altri titoli Square-Enix, ha disegnato alcuni abiti.
Come funziona il meccanismo di gioco legato al tempo? Potete darci qualche esempio di come influenzerà lo svolgersi del gioco?
Motomu Toriyama: La missione è naturalmente salvare il mondo nel tempo a disposizione, soli 13 giorni. Certo, è possibile che il giocatore non riesca a portare a termine questo obiettivo: in tal caso sarà game over, e bisognerà ricominciare dall’inizio. Tuttavia, questo non significa che quanto fatto fino a quel momento sarà del tutto inutile: si potranno recuperare alcuni dati, per cui il giocatore non perderà tutto. Poiché nel mondo di gioco il tempo continua a scorrere, le azioni compiute, e il tempo in cui verranno realizzate, influenzeranno il resto della storia.
Cosa volevate raggiungere con questo gioco, e cosa volete che i giocatori sentano dopo averlo completato?
Yoshinori Kitase: Una delle cose che volevamo realizzare con questo gioco, essendo l’ultimo capitolo di una trilogia, era dare una vera conclusione in un modo molto carino, concludendo su note molte alte. Volevamo che i nostri leali fans, che sono stati così gentili da giocare a FFXIII e poi a FFXIII-2, potessero completare il loro viaggio attraverso questa trilogia in un modo fresco e soddisfacente. Siamo molto contenti di vedere che i fans sono molto affezionati a Lightning, tanto da considerarla uno dei loro personaggi preferiti, per cui una volta che avranno completato questo capitolo speriamo sinceramente che Lightning sarà scolpita nei loro ricordi ancora più intensamente. Un’altra cosa riguarda la stessa esperienza di gioco. Di solito, quando crei uno dei capitoli principali della saga Final Fantasy, devi partire dall’inizio, devi realizzare tutto da zero. Ma con Lightning Returns ci sono una serie di obiettivi che abbiamo potuto raggiungere proprio perché è parte di una trilogia. Create delle fondamenta, abbiamo avuto la libertà di migliorare e aggiungere nuove dimensioni. Da quando abbiamo pubblicato il primo dei tre titoli, nel corso del 2009, che è stato molto “story-driven” (guidato dalla storia), abbiamo esplorato altre possibilità, e questo ci ha permesso di migliorare la libertà nel gameplay, oltre ad altri aspetti. Abbiamo davvero fatto grandi cose con questi tre giochi, piuttosto che con uno soltanto, e questo è qualcosa di cui essere molto soddisfatti. Speriamo che tutti i giocatori guardino a Lightning Returns come al migliore Final Fantasy che abbiamo mai creato.
Avete qualcosa da dire ai vostri fans in Europa?
Motomu Toriyama: Un saluto ai fans europei della saga Final Fantasy. E’ bello essere qui, e stiamo facendo del nostro meglio per creare un gioco fantastico. Abbiate un altro po’ di pazienza, e potrete giocarvi.
Yoshinori Kitase: Salve, fans europei. Al momento stiamo lavorando molto duramente sul terzo ed ultimo capitolo della Saga di Lightning, che completerà la sua lunga storia. Ci servirà ancora un po’ di tempo, ma potremo presentarvi il tutto molto presto; grazie per la vostra pazienza.