Lightning Returns: FF XIII – Panoramica del gioco

In occasione del 25° Anniversario della saga Final Fantasy, Square-Enix ha annunciato ufficialmente il 31 Agosto 2012 l’arrivo di Lightning Returns: Final Fantasy XIII. Questo nuovissimo capitolo della saga Fabula Nova Crystallis altro non è che Final Fantasy XIII-3. L’arrivo di questo videogioco in Europa è avvenuto il 14 Febbraio 2014 su PS3, XboX 360 e il 10 Dicembre 2015 su PC; Lightning returns ha “una storia tutta nuova, un nuovo mondo, nuovi personaggi ed un rilanciato sistema di gameplay”, secondo quanto dichiarato da Square Enix. Lightning Returns vuole aggiungere ulteriore spessore e concludere la narrazione della storia di Lightning, iniziata nel 2010 con Final Fantasy XIII e proseguita nel 2012 con Final Fantasy XIII-2 (e il DLC rilasciato a riguardo, “Requiem della Dea“).

Trama (senza spoiler)

Novus Partus

Nota! Se non avete ancora terminato Final Fantasy XIII e Final Fantasy XIII-2, leggendo lo scritto che segue incapperete in numerosi Spoiler. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio per evitarli, ma la trama di Lightning Returns (presentata senza nessuna rivelazione che potrebbe rovinarvi il gioco) è strettamente interrelata agli eventi dei due capitoli precedenti, in particolar modo di Final Fantasy XIII-2. Pertanto, vi consigliamo di assicurarvi di aver prima terminato i precedenti due titoli e poi di procedere con la lettura.

La storia principale è ambientata cinquecento anni dopo l’epilogo di Final Fantasy XIII-2. Mancano solo 13 giorni alla fine del mondo e l’unica terra ancora in vita è rappresentata da Nova Chrysalia, composta da quattro continenti (due naturali e due urbani), collegati fra loro da una monorotaia. Anche questa perdurante realtà, tuttavia, sta venendo lentamente risucchiata dal dilagante Caos, un’ineluttabile energia che si cela in ogni forma di vita umana. Fin quando la Dea Etro era in vita, questa energia era stata tenuta sotto sapiente controllo, ma – alla sua distruzione (nel finale di Final Fantasy XIII-2) – il Caos si è riversato nel mondo di Pulse, cambiando per sempre la vita dei suoi abitanti e gli abitanti stessi. Le persone, infatti, non invecchiano più, pur conservando la propria mortalità, e nessun nuovo nascituro può venire al mondo.

Lightning Returns: Final Fantasy XIII Lightning Returns: Final Fantasy XIII

Dopo aver parlato direttamente con Dio, Lightning ha capito di essere stata scelta per salvare le anime perdute, far loro superare la fine del mondo e condurle in quello che verrà. Lightning è quindi divenuta la Salvatrice. Il Caos rilasciato, difatti, sta producendo degli effetti talmente devastanti che nemmeno Dio stesso sembra poter intervenire, ragion per cui Lightning è l’unica chiave per la salvezza delle anime. Nonostante l’adempimento di questa missione divina sia un esclusivo compito di Lightning, la protagonista non sarà sola nel suo coraggioso viaggio. Ritroveremo, infatti, tutte le vecchie conoscenze di Final Fantasy XIII: rivedremo Hope, ad esempio, che si trova sull’Arca – da lui stesso progettata nel corso della storia di Final Fantasy XIII-2 – al centro del nuovo Cocoon. Hope aiuterà Lightning comunicando con lei a distanza e affidandole di volta in volta delle missioni. Hope ricomparirà però nelle sue vesti adolescenziali, proprio come lo abbiamo conosciuto la prima volta in Final Fantasy XIII. Sebbene siano passati 500 anni, infatti, per qualche curioso motivo tutto da scoprire Hope è tornato fisicamente il ragazzino di un tempo, pur conservando la maturità acquisita nel corso degli anni.

Lightning Returns: Final Fantasy XIII Lightning Returns: Final Fantasy XIII

Sfortunatamente non tutti i vecchi amici saranno così di supporto per Lightning. Noel, per esempio, che ha vissuto per centinaia di anni nel mondo che Lightning è chiamata a salvare, ha portato nel cuore “vera oscurità” e – sembrerebbe a causa di una profezia che annuncia la morte di Lightning – il suo cammino si intreccerà con quello della determinata protagonista, al punto che i due arriveranno a combattere l’uno contro l’altra. Ritornerà anche Snow, divenuto il Reggente della città di Yusnaan, e anche in questo caso vedremo l’amico impegnato in un conflitto con Lightning. Questa volta, però, sembra che sia Lightning ad inseguire Snow per qualche ragione; negli occhi e nell’atteggiamento del giovane, però, è possibile da subito cogliere una vena di profonda malinconia e rassegnazione. Ci sarà anche Fang, che – dopo aver abbandonato in circostanze misteriose l’ordine religioso di Luxerion, di cui era entrata a far parte – è partita alla ricerca di un’antica reliquia perduta nelle Dune Arse, finendo per diventare la leader di una gang di banditi nota come “I Monocoli“. E’ altresì confermato il ritorno di Vanille e Sazh: la prima lavora presso un istituto di Luxerion e fa ora parte di una setta religiosa chiamata “Consiglio di Salvezza” (questo culto religioso venera la Dea Etro ed identifica nella Salvatrice una minaccia da scongiurare al più presto), il secondo vive col proprio figlio Dajh (caduto in un sonno profondo quando il mondo ha cominciato a sfaldarsi), preda del lancinante rimorso di non essere riuscito a salvarlo (nonostante il corpo di Dajh sia ancora in vita, sembra infatti che la sua anima riposi in un altro luogo).

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Tra i nuovi personaggi, invece, è stata presentata Lumina. Questa misteriosa ragazza, molto rassomigliante a Serah, si materializza di fronte a Lightning ovunque la guerriera sia diretta, portando scompiglio con i suoi modi bizzarri e imprevedibili. Le sue intenzioni non sono affatto chiare: alcune volte sarà d’aiuto alla protagonista, altre volte le intralcerà la via (per esempio invocherà un mostro per metterla in difficoltà). Sembra quasi che Lumina si diverta a giocare con la sorte del mondo e della stessa Lightning; tra l’altro Lumina si rivolge spesso alla protagonista chiamandola in tono ironico “sorellina” e sembra essere l’unica a sapere qualcosa sull’improvviso cambiamento di Snow. Cosa nasconde veramente?

Lightning Returns: Final Fantasy XIII Lightning Returns: Final Fantasy XIII

Ad ogni modo, Lightning returns è stato progettato in maniera tale da proporre una sfida avvincente, pur con la possibilità di poter completare interamente la storia principale in una sola partita. Ciò nonostante, esiste anche la possibilità di iniziare un “Nuovo Gioco +“, ossia di ripetere il gioco per affrontare le sfide mancanti o intraprendere scontri più impegnativi. Ulteriori spiegazioni su come avviare un “Nuovo Gioco +” e su quali siano le sue caratteristiche sono fornite nella pagina “Prima di cominciare“. La longevità di gioco resta un fattore estremamente variabile, indicativamente stimato attorno alle 50 ore di media. Ciò che è certo è che con Lightning Returns il viaggio di Lightning e dei suoi amici giungerà alla fine, Lightning sta per affrontare la sua ultima battaglia.

Una corsa contro il tempo

Lightning ReturnsLightning comincerà la propria avventura con solo sette giorni a propria disposizione prima dell’Apocalisse, ma il tempo mancante al Giorno del Giudizio può essere aumentato fino a tredici giorni a seconda delle azioni che compiremo. In questo modo, inoltre, sarà possibile ridonare potere a Yggdrasil, il “sacro albero della vita“, il meccanismo che determina quanto ancora manca allo scadere del tempo mondiale. Une delle novità più dirompenti consiste proprio nel fatto che Lightning returns sarà caratterizzato da un inarrestabile countdown: un grande orologio su schermo, infatti, indicherà costantemente al giocatore l’inesorabile scorrere del tempo. Ogni azione di gioco consumerà ineluttabilmente il tempo a disposizione del giocatore.

In Lightning returns il tempo avanza normalmente, ma è anche possibile fermarlo per brevi periodi compiendo determinate azioni. Tale dinamica interattiva, però, può anche ritorcersi contro Lightning: come dichiarato da Yuji Abe (Game Designer presso Square-Enix), “quando Lightning compie certe azioni, ne paga le conseguenze sotto forma di tempo”. Il concetto centrale del tempo, pertanto, sarà profondamente interrelato ai cambiamenti del mondo stesso, determinando ad esempio l’affollamento delle città o la cadenza con cui la Monorotaia attraversa la stazione. Anche la fauna dei vari luoghi è influenzata dal fattore tempo: se non troveremo mostri particolarmente numerosi o feroci in pieno giorno, ne dovremo invece fronteggiare molti di più, e con molta più fatica, a notte sopraggiunta.

Lightning Returns: Final Fantasy XIII Lightning Returns: Final Fantasy XIII

Anche l’accessibilità dei diversi luoghi è condizionata dal tempo: potrete trovare aperti o chiusi i cancelli e le porte delle varie città a seconda dell’ora in cui proverete a varcarli. Nella mappa della città, inoltre, potrete incappare anche in dei vicoli ciechi, delle location caratterizzate da una sola via di ingresso e di uscita, raggiungibile da una porta la cui apertura o chiusura varia in funzione del tempo. Di conseguenza, trattenersi troppo a lungo all’interno di questi particolari luoghi cela il rischio di vedersi intrappolati sino a quando la via d’ingresso non sarà nuovamente aperta, ossia sin quando non giunge il determinato orario sull’orologio. Il mezzo di trasporto più diffuso in questo mondo è rappresentato dalle monorotaie, anch’esse influenzate dal fattore temporale: le vedremo passare con maggior frequenza nelle ore più affollate della giornata, mentre dovremo attenderle assai più a lungo di notte, quando circoleranno solo in fasce orarie ben precise.

Lightning Returns: Final Fantasy XIII Lightning Returns: Final Fantasy XIII

Il tempo di gioco in-game è strutturato in modo che un giorno nel tempo di gioco corrisponda a circa una o due ore del nostro tempo reale. Sono anche previsti incrementi e decrementi del tempo nel già citato orologio di cui ha parlato Yuji Abe. In definitiva, le azioni del giocatore avranno ripercussioni dirette sulla vita residua del mondo: fermarsi ad aiutare qualcuno, ad esempio, potrà farla diminuire (e dunque porre fine al mondo ben prima del limite dei 13 giorni), mentre sconfiggere determinati nemici e terminare determinate missioni potrà allungarla. Proprio a proposito delle missioni, ce ne sono di tre tipi: missioni principali (determinanti per la trama di Lightning returns), missioni complementari (che riguardano i personaggi non giocanti) e missioni delle Tavole dei Desideri (potremo prendervi parte grazie ad una sorta di “bacheca elettronica“, un po’ come accadeva in Final Fantasy XII); portarle a termine con successo consentirà di “guadagnare tempo” e prolungare la residua vita del mondo (ulteriori informazioni su questo argomento nella pagina “Prima di cominciare“). A trasmettere prepotentemente l’immagine di un mondo condannato all’Armageddon, la città sarà tempestata ovunque di vistosi orologi, intenti a mostrare l’ineluttabile scorrere del tempo. Il tempo, tuttavia, smetterà di scorrere in alcune occasioni, ad esempio quando si aprirà il menu di gioco (ulteriori dettagli e consigli su come gestire al meglio il fattore temporale nel gioco possono essere consultati nella pagina “La Gestione del Tempo“).

La nuova impostazione del gioco

Lightning ReturnsLightning Returns è il seguito della “saga di Lightning”, e può essere giocato anche separatamente dai titoli precedenti. A dispetto del primo FFXIII, che era “Story driven”, vale a dire un gioco in cui la storia aveva il compito di guidare i diversi personaggi nelle loro azioni, e di FFXIII-2, che era “Player driven”, ossia un gioco in cui la storia era strettamente interrelata alle azioni compiute dal giocatore,Lightning Returns sarà “World driven“. Come spiegato da Motomu Toriyama, curatore del progetto, alla presentazione in occasione dei 25 anni della saga, si tratta di un concetto assolutamente nuovo: le interazioni del giocatore con il mondo circostante, non solo quello di Final Fantasy, saranno fondamentali per l’azione di gioco e proporranno un connubio di realtà e virtualità.

C’è un significato nascosto nel termine “World Driven”: esistono infatti due mondi, quello in cui vive Lightning, ed il nostro mondo, la Terra. “World Driven” si propone di mettere entrambi i mondi in connessione fra loro, nell’obiettivo di superare le barriere che separano il mondo di Final Fantasy dal mondo reale. Uno strumento per perseguire l’ambizioso progetto sta nell’utilizzo di servizi come Facebook, che rendono possibile collegare il nostro mondo al mondo di gioco.

Originariamente pacifico, il nuovo mondo sta per affrontare una grande crisi, una distruzione completa e totale: mancano solo 13 giorni all’Apocalisse. Cocoon resta comunque un mondo in costante movimento, attraversato dall’alternarsi delle stagioni e da diversi momenti temporali (come alba e tramonto). “Un mondo che è in costante movimento renderà unica l’esperienza di ogni giocatore”: cambi atmosferici, cambi ecologici, senza dimenticare la presenza degli abitanti, i quali adotteranno comportamenti sorprendentemente realistici (ad esempio, al calar della sera, i ladri usciranno allo scoperto con maggior frequenza).

Gli sviluppatori confermano la possibilità di esplorare liberamente un’ambientazione che si possa definire attiva e aperta come non mai. Il giocatore avrà la possibilità di condurre un’esplorazione libera, senza essere obbligato a seguire un percorso predeterminato. Questo gioco si può quasi definire un open-world con viaggio rapido, dacché circa il 90% dell’area visibile sulle mappe è attraversabile: i dungeon (sotterranei) di Lightning returns, inoltre, disporranno di diverse variazioni in altezza, con la possibilità che Lightning si lasci cadere fino al livello più basso. Come se non bastasse, i viaggi fra le quattro regioni di Nova Chrysalia non prevedono schermate di caricamento, fatta eccezione per quando si fa uso dei veicoli.

La città della luce: Luxerion

Lightning ReturnsCome dichiarato da Isamu Kamikokuryo (Direzione Artistica del progetto),Novus Partus è il mondo in cui la storia ha luogo. E’ composto di 4 isole, nel mare di Caos. Gli atolli sono circondati da una magnifica laguna blu. Attenzione, però: non c’è null’altro che l’abisso al di là di queste cascate, anche se la loro bellezza è eterea ed incomparabile. Le isole includono aree selvagge, desertiche, in rovina o rocciose. Questi incredibili luoghi non aspettano altro che essere esplorati.”

Luxerion, la città della luce, è la metropoli più grande di Novus Partus (o Nova Chrysalia). Abitata dai cultori della divinità Bhunivelze, presenta un aspetto prevalentemente gotico, assieme a qualche elemento di stampo volutamente fantasy e meccanico. Molti dettagli architettonici della città sono caratterizzati da un’alternanza di bianco e nero, a voler simboleggiare rispettivamente la luce e l’oscurità. Anche gli abiti di alcuni residenti saranno colorati in bianco e nero, proprio per rispecchiare lo stile della città, mentre altri indosseranno delle maschere, trasportando sulle spalle un congegno tecnologico, o una sorta di calzamaglia dai tratti cibernetici.

Lightning ReturnsIn linea tendenziale, gli abitanti di Luxerion attenderanno inerti la fine del mondo. Tuttavia, non tutti saranno rassegnati all’inevitabile fine: esiste infatti un’organizzazione di ribelli che sta attivamente combattendo contro tutti i seguaci di Bhunivelze, inclusa la Liberatrice, la nostra beneamata Lightning. Nonostante i ribelli non conoscano l’identità del Liberatore, sono intenzionati a fare qualsiasi cosa per mutare il corso degli eventi, e sono infatti loro i primi sospetti autori dei numerosi omicidi che avvengono a Luxerion.

L’atmosfera che si respira in Lightning returns è piuttosto surreale, anche per merito delle varie opere d’arte e dei diversi oggetti che decorano le strade. E’ interessante notare anche i tratti contrastanti di cui la città fa sfoggio: ad aree dal sapore medievale, infatti, se ne accostano altre dall’impronta più futuristica. Troveremo persino dei bassifondi, costruiti con del materiale di scarto. Ogni oggetto dell’arredamento è il frutto di un’attenta riflessione ed analisi da parte del team di sviluppo, che ha ricercato un’atmosfera dall’impostazione vagamente retrò.

Lightning: unico personaggio giocabile

Lightning ReturnsLightning sarà l’unico personaggio giocabile di quest’avventura. La protagonista potrà viaggiare liberamente tra città e villaggi usufruendo di abilità quali salto e copertura, senza considerare l’utilizzo della monorotaia. All’apprendimento della notizia che Lightning sarebbe stata l’unico personaggio giocabile, tuttavia, molti dei fan della saga hanno cominciato a storcere il naso. Ciò nonostante, sebbene Lightning sia effettivamente sola sul campo di battaglia (fatta eccezione per qualche rara occasione), il team di sviluppo si è impegnato duramente per mantenere le dinamiche tattiche a cui tutti i giocatori di Final Fantasy sono abituati, proprio nel desiderio di rassicurare coloro che temono di sentire la mancanza di un gruppo di compagni strutturato.

Anziché scegliere i compagni da schierare in campo, infatti, il giocatore potrà sfoggiare tre diversi assetti (o “schemi di combattimento“), ciascuno dei quali composto da capi d’equipaggiamento e abilità personalizzabili. Gli assetti sono i rispettivi sostituti dei compagni di squadra: ognuno di essi, infatti, presenta una peculiarità, una propria Barra ATB e un ruolo ben preciso, ruolo che potrà essere determinato dalla configurazione che voi stessi deciderete di attribuire all’assetto. I tre assetti che potrete adoperare vanno di fatto a comporre la vostra “squadra“.

Anche intercambiare gli assetti richiede una strategia costruita di volta in volta: è possibile cambiarli durante la battaglia, ma bisognerà tenere in considerazione le loro diverse barre ATB e i relativi tempi di ricarica delle stesse per evitare di dover attendere inerti per qualche prezioso secondo. Non solo: ricordate che ogni assetto presenta le proprie abilità, per cui intervallarli sul campo di battaglia sarà fondamentale per scagliare determinati incantesimi. Gli elementi personalizzabili di un assetto sono nove: completo, arma, scudo, due accessori e quattro abilità. Ognuno di questi elementi presenta le proprie particolarità e autoabilità secondarie ad hoc, senza contare che è anche possibile cambiare il colore degli abiti, nel caso in cui i colori originali non incontrino le vostre preferenze, aggiungendo anche degli ornamenti recuperabili in gioco. Con tutta questa varietà, quindi, le possibilità di configurazione di un assetto sono milioni. Una panoramica più approfondita del sistema degli assetti può essere consultata in questa pagina.

FFXIII FFXIII FFXIII

L’obiettivo di Square-Enix è quello di mantenere l’idea e la personalità di Lightning già apparse in FFXIII e FFXIII-2, modificandone tuttavia lo stile in modo da offrire al giocatore una ventata di freschezza. Così, dopo aver presentato la resurrezione di Lightning come uno dei concetti principali di Lightning returns, il team ha deciso di nominare l’ultimo progetto “Lightning Returns: FFXIII“, piuttosto che “Final Fantasy XIII-3“. Il citato rinnovamento dello stile si è riversato innanzitutto sugli abiti della bella eroina. Come spiega Toriyama: “Abbiamo chiesto a Nomura di ideare il design di Lightning considerando che questa sarebbe stata la sua ultima battaglia, e di farlo tenendo sempre a mente il concetto di “forza“, come obiettivo. Rosso e bianco erano i colori dominanti in Final Fantasy XIII, e in considerazione di ciò credo che il rosso simbolizzi la forza meglio di qualsiasi altro colore. Alla fine abbiamo deciso di rendere l’abito di Lightning metà rosso e metà bianco”.

Come già precisato, un elemento centrale è la personalizzazione di Lightning: il giocatore avrà infatti la possibilità di scegliere tra diversi costumi e di cambiare a proprio piacimento i colori dei vari abiti. I costumi che si potranno collezionare saranno circa 70. Cambiare costume non modificherà soltanto il look della protagonista, ma influenzerà anche i suoi parametri, oltre che le sue azioni o le abilità utilizzabili in battaglia. Anche se Lighting sarà l’unico personaggio giocante, faranno la loro comparsa i vecchi protagonisti della serie, andando così a chiarire cosa è accaduto loro dopo l’epilogo di Final Fantasy XIII-2.

I nuovi elementi del Battle System

Lightning ReturnsPoiché Lightning sarà l’unico personaggio giocabile, si avrà (come già detto) la possibilità di personalizzare il suo look ed il suo stile di combattimento. Lo stesso battle system sarà una rivisitazione di quelli presentati nei due passati capitoli ed includerà elementi in tempo reale, come controllare direttamente i movimenti di Lightning, assieme a mosse da eseguire a tempo (alcune delle quali consumeranno l’orologio di gioco). Le battaglie saranno rese ancora più interattive anche da una diversa centralità delle scelte rimesse al giocatore, ad esempio la decisione di ripetere un combattimento in cui si è usciti sconfitti per porre riparo ai propri errori (continuando, però, ad esaurire il tempo rimanente).

Lightning combatte da sola, permettendo al giocatore di focalizzarsi esclusivamente su di lei, evitando di dover elaborare strategie di gruppo. Alcuni elementi del battle-system di Lightning returns saranno basati sul tempo; il battle-system sarà “vicino all’action”, ma ancora dotato di una barra ATB. Come sempre, il riferimento al tempo è immancabile: sconfiggendo nemici Lightning otterrà infatti dei “Punti Tempo” da utilizzare per potenziare il proprio equipaggiamento. Armi, Scudi, Accessori e Abilità si combineranno a formare degli “Assetti“, e sarà possibile passare dall’uno all’altro durante le battaglie, cosa che consentirà di incrementare la componente strategica e di personalizzazione.

Lightning disporrà anche di Punti Energia (PE), per mezzo dei quali potrà fermare il tempo o teletrasportarsi in diversi luoghi di Nova Chrysalia. La protagonista può guadagnare PE ottenendo una valutazione positiva dopo le proprie battaglie (un po’ come accadeva nei precedenti due capitoli di questa saga). La rigenerazione dei PEsarà completamente dettata dalla vostra performance in combattimento e poco avrà a che vedere col tempo a vostra disposizione, a differenza di quanto inizialmente pensato. Uno dei primi progetti, infatti, era quello di far sì che i PEfossero legati direttamente a Yggdrasil. I Punti Energia, inoltre, consentiranno a Lightning di eseguire una particolare mossa in battaglia, chiamata “Discronia“, grazie alla quale potrà rallentare il tempo attorno a sé per conseguire un vantaggio strategico contro il nemico. I PE, inoltre, vi permetteranno di lanciare gli incantesimi Energiga e Miracolo, visto che non avrete un accesso diretto a magie od oggetti curativi. I PV di Lightning, tra l’altro, non si ripristineranno dopo la battaglia (a meno che non scegliate di giocare in modalità “Facile“).

Final Fantasy XIII: Lightning ReturnsAd ogni modo, i parametri di crescita di Lightning saranno legati non solo agli scontri, ma anche (e soprattutto) a degli eventi che esulano dalla battaglia (come le conversazioni che intratterrete e le missioni che concluderete). Ciò significa che Lightning returns può essere completato in fretta anche senza barcamenarsi fra troppe battaglie. Comunque sia, certamente l’equipaggiamento che faremo indossare alla nostra eroina (spade, armature, accessori e via dicendo) in Lightning returns avrà ripercussioni dirette sui suoi valori di attacco e di difesa e, ammesso che riusciate a conservare una buona quantità di Guil, sarà possibile acquistare degli ottimi capi di equipaggiamento già dalle prime porzioni dell’avventura, il che velocizzerà ulteriormente un eventuale compimento del gioco nei tempi prestabiliti. Reperire i Guil, però, non sarà affatto cosa facile, ragion per cui cimentarsi in un simile investimento richiederà una preziosa quantità di risorse. Il team, tuttavia, assicura che avere accesso sin da subito ad un armamentario di alto livello non abbassa il livello di sfida complessivo del gioco.

Final Fantasy XIII: Lightning Returns Final Fantasy XIII: Lightning Returns

Come alcuni hanno già fatto notare, il sistema di combattimento è simile a quello di Final Fantasy XIII, anche se qui si avrà la possibilità di bloccare o di schivare un colpo nemico attraverso la pressione di uno specifico tasto. E’ possibile anche muovere Lightning lungo il campo di battaglia, permettendole di evitare un attacco nemico o di aggiudicarsi una posizione di vantaggio. Naturalmente, non bisognerà necessariamente bloccare un colpo o schivare un attacco per vincere la battaglia, ma è doveroso notare che le opzioni di cura a disposizione di Lightning sono piuttosto limitate, per cui non perfezionarsi in queste tecniche potrebbe rendere assai più difficili gli scontri a venire. Lightning, inoltre, potrà sfruttare le debolezze dei propri avversari, se la muoverete nel modo giusto: a titolo d’esempio, potrete smembrare la coda di un nemico per sfruttare una sua debolezza oppure utilizzare un’esca per catturare l’attenzione di un nemico mentre vi muovete alle sue spalle. Così facendo, potrete impedir loro di far ricorso a determinate abilità, arrecando ulteriori danni.

Final Fantasy XIII: Lightning Returns Final Fantasy XIII: Lightning Returns

Avremo ancora anche il sistema di Crisi, che in Lightning returns si riallaccia ad un’Onda Critica (Stagger Wave), la cui fluttuazione si attiverà quando Lightning riesce a scoprire una debolezza nemica, sfruttando la quale si potrà suscitare la Crisi nel nemico ed infliggere ingenti danni. Monitorando l’Onda Critica in battaglia, si sarà in grado di scoprire progressivamente quella che è la debolezza del nemico.

Lightning returns, inoltre, avrà più livelli di difficoltà: scegliendo “Facile“, Lightning spenderà meno PE e subirà meno danni dai nemici in termini di PV, i quali si rigenereranno (seppur lentamente) anche stando fermi. Per coloro che amano il gioco duro, invece, c’è l’opzione “Difficile“, con cui i nemici provocheranno danni più seri, avendo al contempo più punti deboli da sfruttare per scatenare la Crisi. Per ulteriori approfondimenti sulle modalità di gioco, vi rinviamo alla pagina “Prima di cominciare“.

Sempre in tema di combattimenti, c’è una nota interessante da puntualizzare: contrariamente agli altri Final Fantasy, il numero dei mostri affrontabili nel gioconon è illimitato. Nel caso in cui doveste incappare nell’ultimo esemplare di una delle specie nemiche (chiamato “superstite“), il combattimento sarà ben più impegnativo, regalando in caso di vittoria delle ricompense assai più interessanti. Naturalmente, non dimenticate che il tempo dell’orologio sarà sempre lì a scorrere incessantemente, il che richiede che la vostra ricerca dell’ultimo superstite sia sempre pianificata con cura. Nell’ipotesi di una sconfitta, potrete attingere alla riserva di PE (Punti Energia) di Lightning per fuggire dallo scontro. Attenzione, però: ricorrendo all’espediente della fuga, infatti, un’ora verrà sottratta dal vostro tempo di gioco (a meno che non stiate giocando in modalità “Facile“). Detto ciò, per un’analisi più approfondita del battle system, v’invitiamo a leggere la pagina “Il Sistema di Battaglia“.

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