Final Fantasy è una delle saghe videoludiche più longeve dei nostri tempi. Conta un’incredibile quantità di titoli in una ben distribuita varietà di generi. Tra sequel, porting, remake, spin-off, film, serie di animazione, manga e tanto altro ancora, è facile sentirsi sopraffatti se non si ha familiarità con la serie. Non a caso, una domanda ricorrente di chi non conosce questo franchise è: qual è il primo Final Fantasy?
Proviamo, allora, a fare il punto in questo articolo, ripercorrendo quelle che sono state le origini della saga di Final Fantasy a partire dall’arrivo sul mercato nipponico del primissimo titolo, che con il suo fascino ha saputo risollevare le sorti di un’intera azienda e plasmare una nuova era nel mondo dei giochi di ruolo.
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Qual è stato il primo Final Fantasy?
Il primissimo capitolo della serie, che è approdato sulla piattaforma di Nintendo nel lontano Dicembre del 1987, si chiamava semplicemente Final Fantasy. Si tratta, come molti altri capitoli della saga canonica, di un gioco di ruolo giapponese ambientato in un universo fantasy medievale.
Non tutti sanno che il nome inizialmente scelto per questo gioco è stato Fighting Fantasy, che tuttavia fu ripensato per evitare problematiche legate a marchi registrati già esistenti. Dobbiamo la creazione di questa serie a Hironobu Sakaguchi, che da molto tempo nutriva il desiderio di realizzare un RPG.
Il titolo Final Fantasy ha diverse motivazioni: la prima è che Sakaguchi cercava un nome che potesse essere abbreviato in FF (efu efu in giapponese), utilizzando dunque l’alfabeto latino, e la seconda è che l’utilizzo dell’aggettivo “Final” voleva richiamare la situazione personale del suo creatore, disposto a lasciare il mondo dei videogiochi nel caso in cui il progetto non avesse dato i frutti sperati.
In più occasioni, Square aveva rifiutato di assecondare l’idea di Sakaguchi poiché un simile prodotto non lasciava ben sperare in termine di vendite previste. Come se non bastasse, in quegli anni la società giapponese era sull’orlo della bancarotta, ragion per cui un investimento sbagliato avrebbe potuto affossarla definitivamente.
Tuttavia, dopo l’arrivo del gioco di ruolo Dragon Quest, che in Giappone ebbe un successo spaventoso (l’ultimo capitolo è disponibile in sconto su Amazon), la società riconsiderò la posizione di Sakaguchi e approvò definitivamente il progetto.
Ciò nonostante, soltanto tre dei suoi colleghi si offrirono volontari per unirsi al progetto del primo Final Fantasy, sostanzialmente perché erano ancora in molti a non avere particolare fiducia nella sua direzione e nella tipologia di gioco. Alla fine, il primo Final Fantasy fu sviluppato da un team di sette persone all’interno di Square.
Le innovazioni del primo capitolo
Prendendo larga ispirazione dall’universo di Dungeons & Dragons e dal gioco di ruolo Wizardry, Final Fantasy introdusse una serie di innovazioni nel suo genere, ad esempio la possibilità di sfruttare le debolezze elementali dei nemici per raddoppiare i danni inferti.
Il gioco introdusse anche la possibilità di scegliere liberamente sin dall’inizio le classi da associare ai personaggi della propria squadra, consentendo così di creare da subito un party allineato alle preferenze del giocatore, che secondo il team di sviluppo era una parte cruciale del divertimento in un gioco di ruolo.
La trama, come si usava per l’epoca, è sostanzialmente ancora inesistente, e funge principalmente da contorno all’universo di gioco, come motivatore delle azioni dei protagonisti. Il mondo è minacciato dalla furia dei quattro elementi (Terra, Fuoco, Vento, Acqua) e una profezia narra che solo quattro valorosi Guerrieri della Luce riusciranno a ristabilire l’ordine e ridonare luce ai cristalli.
Al giocatore è data la possibilità di esplorare il mondo di gioco a piedi o attraverso numerosi veicoli, dando battaglia alle creature più ostili, risolvendo enigmi e navigando nelle più pericolose zone del globo per portare a termine l’avventura e salvare il mondo dalla distruzione.
Vecchie versioni del primo Final Fantasy
Il primo Final Fantasy, a volte conosciuto anche come Final Fantasy I per distinguerlo dai titoli che lo hanno succeduto, è arrivato in Giappone nel Dicembre del 1987 ed è stato successivamente rilasciato in Nord America nel 1990.
A partire da allora è stato ripubblicato in tutto il mondo su PlayStation, Game Boy Advance, PlayStation Portable, iOS, Android e molte altre piattaforme, con riedizioni che apportano modifiche e aggiungono nuovi contenuti.
Il primo miglioramento rispetto alla versione NES fu la versione Family Computer per MSX2, mentre la versione Family Computer per Nintendo Entertainment System si mantenne fedele al gioco originale, fatta eccezione per alcune censure ai nomi delle magie a o riferimenti legati all’immaginario cristiano.
Seguirono anche versioni per WonderSwan Color e Game boy Advance (GBA), nonché una raccolta di Final Fantasy I e Final Fantasy II per Playstation, che prese il nome di Final Fantasy Origins. Per gli stessi due titoli fu creata un’ulteriore compilation, Final Fantasy I & II: Dawn of Souls, che aggiunse nuovi contenuti ai due giochi in questione.
Namco realizzò anche un porting mobile di Final Fantasy in tutto il mondo come gioco Java: il gameplay era basato sulla versione NES, ma con alcune differenze sostanziali. Fu realizzata anche una versione per smartphone.
In onore del 20° anniversario dell’uscita del primo titolo di Final Fantasy, inoltre, Square annunciò un ulteriore remake per PlayStation Portable, successivamente rilasciata per Nintendo 3DS (solo sull’eShop giapponese) con l’aggiunta del 3D Stereoscopico.
Nuove versioni del primo Final Fantasy
Nel corso dell’evento estivo “Square Enix Presents“ è stato annunciato Final Fantasy Pixel Remaster, una raccolta che annovera i primi sei giochi di Final Fantasy originali che hanno ispirato un’intera generazione di fan dei GdR, dando loro una nuova vita. Sia i fan che i nuovi giocatori possono quindi tuffarsi in sei capolavori senza tempo con storie uniche e avventure epiche.
Nella collezione, che è disponibile su Steam e dispositivi mobili, nonché su PlayStation 4 e Nintendo Switch, è quindi compreso anche il primo Final Fantasy. La serie Final Fantasy Pixel Remaster propone tutta la magia dei giochi originali con vari miglioramenti, restando comunque fedele al design rétro di questi capolavori. Per tutte le info, vi rinvio all’apposita sezione in link.
Curiosità: In omaggio al primo Final Fantasy è stato creato nel 2022 anche Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin, uno spin-off che rivisita in chiave più oscura la storia del primissimo capitolo della serie.
I giochi della raccolta sono acquistabili separatamente su Steam nelle relative pagine negozio. Tuttavia, è anche possibile acquistare tutti e sei i giochi all’interno di “FINAL FANTASY I-VI Bundle” per avere un ulteriore sconto. Chi acquista i giochi su Steam in un unico bundle riceverà sfondi esclusivi e OST.
Su dispositivi mobili Android e iOS, è possibile acquistare i prodotti individualmente dal Google Play Store (Android) o da App Store (iOS). Regalate o regalatevi il gioco con un Buono d’acquisto Google Play o una Apple Gift Card.
Per quanto riguarda le versioni digitali di tutti e sei i giochi su Playstation 4 e Nintendo Switch, i capitoli possono essere acquistati individualmente o all’interno del pacchetto FINAL FANTASY I-VI BUNDLE disponibile sul PlayStation Store o sul Nintendo eShop. Regalate o regalatevi il gioco con una Gift Card Playstation Store o una Carta regalo Nintendo eShop.
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