Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin – Ricordi azzurri: Sempre più vicino

Ricordi azzurri: Sempre più vicino” è una missione secondaria di Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin che può essere attivata nel Mappamondo. Scopriamo in questa pagina come sbloccarla, che ricompense offre e come completarla con i massimi risultati.

Come sbloccare la missione

Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin – Ricordi azzurri: Sempre più vicino

La missione secondaria “Ricordi azzurri: Sempre più vicino” può essere sbloccata nella Torre degli Antichi dopo aver completato la missione principale “Il dolore di uno sciocco“. Per farlo, però, bisognerà trovare uno speciale oggetto nel Cammino dell’amicizia della Regione oscura.

Dall’ingresso dell’area, apritevi un varco oltre i nemici, quindi seguitate nel cammino, oltre il ponte in rovina (figura). Occhio alle punte ossee che riaffiorano dal terreno. Dopo aver concluso il combattimento con i nemici, lasciatevi cadere e noterete che i sentieri si dividono nuovamente: uno sale su un ponte in rovina e l’altro scende.

Per adesso, salite sul ponte (figura) per giungere nei pressi di un’area vuota. Fate attenzione alle buche e alle punte ossee e ricordate che potete proteggervi da queste ultime e poi attaccare per distruggerle. All’intersezione di quest’area, individuate una buca in cui calarvi (figura). Prima, però, guardate attentamente per verificare se rivela una sfera viola (figura); quando la avvistate, saltate giù e toccatela (figura) per richiamare un Ricordo immortale e sbloccare la missione secondaria “Ricordi azzurri: Sempre più vicino”.

Ricompense della missione

  • Ricompense per il primo completamento:
    • Scheggia d’anima (x2/x11/x14)
    • Competenza del fabbro III
    • Emblema del Cavaliere del vuoto x3

  • Ricompense per il completamento successivo al primo:
    • Scheggia d’anima (x2/x2/x2)
    • Piastra di diamante (x5/x5/x10)
    • Medaglia di diamante (x5/x5/x10)

Nota importante: alcune ricompense possono essere ottenute solo in specifiche modalità di gioco non incentrate sulla narrativa. Inoltre, anche la quantità degli oggetti, come le Schegge d’anima, può variare in base alla modalità di gioco in corso.

Svolgimento della missione

  • Livello della missione: 120
  • Nemici: Lupo argenteo, Lupo astrale, Psicoflagello, Iaguaro azzurro, Demone di mare, Pipistrello antico, Giga montano, Sirena, Incubo, Alyman, Mastro Tomberry
Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin – Ricordi azzurri: Sempre più vicino

Questa missione secondaria ha luogo nella Torre degli Antichi. L’obiettivo è uccidere ben 5 Mastri Tomberry. Per una strategia completa su come affrontarli al meglio quando li incontrerete, consultate il paragrafo “Boss: Mastro Tomberry” a fine pagina.

Per iniziare, usate il Prisma e procedete più avanti, quindi girate a destra (figura) per trovare una parete illuminata di viola (figura). Distruggetela e aprite il forziere (figura).

Tornate al bivio e notate i due percorsi che si estendono di fronte a voi (figura): imboccate quello più a destra, che porta a una buca, saltando nella quale dovrete combattere contro dei Lupi argentei e un Lupo astrale.

Toccate la sfera rosa che aleggia nei paraggi (figura) e fate qualche passo in avanti per incappare in uno Psicoflagello e uno Iaguaro azzurro. Sconfiggeteli e rompete la parete illuminata di viola (figura) per trovare il primo Mastro Tomberry.

Continuate ad avanzare (figura) e liberatevi dei Demoni di mare e di un altro Iaguaro azzurro, quindi salite le scale (figura) per tornare nel punto in cui avete aperto il forziere. Fate ritorno al bivio e stavolta scendete per il sentiero rimanente sulla sinistra (figura). Abbattete dei Lupi argentei e un Lupo astrale, poi scendete le scale e sconfiggete il secondo Mastro Tomberry.

A questo punto, scendete al piano di sotto e aprite una cassa del tesoro (figura). Procedete più avanti e innescherete una trappola barriera: come accaduto in passato, dovrete sconfiggere alcuni mostri, in questo caso dei Pipistrelli antichi, e distruggere il dispositivo barriera per liberarvi.

Perlustrate la stanza nell’angolo (figura) per scovare il terzo Mastro Tomberry. Dopo averlo messo a tacere, continuate nella stanza successiva, giusto di fronte a voi quando uscite (figura), per sfidare un Giga montano, 3 Sirene e 2 Demoni di mare. Sterminateli tutti e distruggete la parete viola (figura) per snidare ed eliminare il quarto Mastro Tomberry (figura).

Nella stanza successiva c’è un secondo Prisma (figura). Toccatelo, quindi scendete le scale lì vicino e neutralizzate un Incubo, un Giga montano e 2 Sirene. Sebbene il percorso si divida, le due vie convergono, perciò scegliete pure quella che preferite. Scendete lungo il sentiero e ripulite l’area da 2 Iaguari azzurri. Fatto questo, aprite il forziere (figura) e distruggete la parete illuminata di viola per incontrare un altro gruppo di nemici (2 Lupi argentei, un Lupo astrale e uno Psicoflagello).

Continuate per imbattervi in un Alyman a guardia dell’ultimo Mastro Tomberry (figura). Combattere entrambi può essere difficile, perciò conviene affidarsi a magie ad area come Aeroga del Saggio in modo che entrambi rimangano bloccati nel tornado fino alla morte dell’Alyman, per poi poter affrontare indisturbati il Mastro Tomberry. Ricordatevi di posizionarvi correttamente per evitare sorprese alle spalle.

Quando avrete eliminato dalla storia anche l’ultimo degli obiettivi, la missione sarà completata.

Tra le ricompense, otterremo la possibilità di potenziare l’affinità di classe dell’equipaggiamento nella Fucina e un nuovo tipo di oggetto chiamato Emblema, anche se in verità ne abbiamo già ricevuti diversi nel corso dell’ultima missione di trama.

Spiegazione! Gli Emblemi sono direttamente ricollegati al potenziamento appena sbloccato per la Fucina. Hanno la capacità di migliorare l’affinità di classe di un’arma o di un’armatura. E’ infatti possibile aumentare l’affinità di qualsiasi equipaggiamento di 5 livelli, purché si possegga l’emblema della relativa classe in cui si desidera effettuare il procedimento.

Boss: Mastro Tomberry

Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin – Mastro Tomberry

Le strategie che abbiamo usato in passato sono tuttora valide. Il Cavaliere del Vuoto resta un’ottima opzione, ma anche Aeroga del Saggio funzionerà a meraviglia per spingere i nemici agli angoli e prosciugare rapidamente la loro barra di logoramento. In più, non dimenticate che ora disponete della classe Guerriero del ritorno, capace di usare le strabilianti abilità magiche VampataTerremotoTsunami e Ciclone.

In primo luogo è importante ricordare che queste creature hanno numerose riserve di PV. In più, spesso è sufficiente il loro singolo Coltello magistrale per mettere un personaggio K.O. Per vincere, è necessario utilizzare lo Scudo spirituale per assorbire il suo Astio generale e poi attaccarlo in modo da respingerlo. Questo attacco si disperde ad area e causa gravissimi danni. Se siete in difficoltà con lo Scudo spirituale, cercate un riparo nell’ambiente per evitare di essere travolti dal flusso di anime in pena. Evitate, inoltre, gli attacchi standard.

Prestate attenzione anche alla Maledizione paralizzante, che può immobilizzarvi per qualche secondo, alla Maledizione silenziatrice, che può infliggervi status Mutismo, o alla Maledizione rallentante, che può arrecare alle vittime lo status Lentezza. Con lo Spavento repressivo, invece, il nemico disegnerà un cerchio magico attorno alla vittima designata: la circonferenza si restringerà progressivamente fino a colpire chi si trova al suo interno, perciò assicuratevi di uscire prima che il cerchio si chiuda durante la fase iniziale del lancio di questa tecnica, altrimenti la vostra barra logoramento sarà prosciugata.

Se preferite, fate affidamento sulla magia e sfruttate le vostre riserve di PM. Ogni volta che vedete questa creatura camminare semplicemente con la sua lanterna tra le mani, approfittatene per colpirla con un attacco a lungo raggio. Gli incantesimi del Saggio o il Giavellotto del Lanciere sono entrambe valide opzioni. Se invece scegliete di avvicinarvi per assestare degli attacchi in mischia, assicuratevi di poter indietreggiare subito dopo aver finito di infliggere danni. Muoversi in combattimento è importante per le classi ravvicinate, quindi equipaggiate dei ruoli che utilizzino armi appropriate.

Questa sarà una dura battaglia, indipendentemente dalla strategia che sceglierete di usare. Ricordate che, se usate gli attacchi in mischia per spingerlo indietro o contro un muro, il danno contro le pareti è particolarmente buono con il Guerriero, se avete sbloccato determinati vantaggi. Un’altra opzione è quella di farli cadere da una sporgenza, ma questo potrebbe essere difficile da mettere in atto. Affidatevi alla magia bianca del Saggio, all’occorrenza, per potenziare voi e i vostri alleati. Può essere di grande aiuto, con determinate accortezze, anche il Cavaliere del Vuoto per sfruttare la sua capacità di assorbire completamente gli attacchi magici e rispedirli direttamente al Mastro Tomberry senza riceverne alcun danno (salvo attacchi come la Maledizione paralizzante).

Se i Mastri Tomberry dovessero essere supportati da altri nemici comuni, date sempre la priorità prima a questi ultimi, perché combattere i Mastri Tomberry senza prima aver eliminato i nemici regolari renderà ancora più difficile destreggiarsi tra gli attacchi fatali del mini-boss.

Se possibile, fate entrare in Risonanza i membri del gruppo per ridurre il rischio di essere annientati. Quest’ultimo espediente è ottimo anche per canalizzare l’attenzione del nemico sui vostri alleati, anziché su di voi. Ricordate che, quando il reticolo di puntamento è rosso, significa che il nemico sta per prendere di mira voi, quando è blu sta per prendere di mira i vostri compagni. Quando lo vedete distratto, scegliete cosa preferite fare nel tempo che vi rimane: potete dedicarvi alle cure, attendere che la vostra barra di logoramento si ricarichi o utilizzare questo tempo per sferrare un attacco indisturbati, sfruttando la vostra migliore possibilità di infliggere danni fino a ottenere la vittoria e completare la missione “Ricordi azzurri: Sempre più vicino”.