Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin – Ricordi neri: Speranza nella disperazione

Ricordi neri: Speranza nella disperazione” è una missione secondaria di Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin, appartenente all’Espansione “Cimenti di Bahamut, il Re Dragone”, che può essere attivata nel Mappamondo. Scopriamo in questa pagina come sbloccarla, che ricompense offre e come completarla con i massimi risultati.

Come sbloccare la missione

Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin – Ricordi neri: Speranza nella disperazione

La missione secondaria “Ricordi neri: Speranza nella disperazione” può essere sbloccata nelle Grotte del drago dopo aver completato la missione principale “La Speranza di Cornelia“.

Ricompense della missione

  • Ricompense per il primo completamento:
    • Coda di topo x3
    • Cristallo d’anima x11
    • Tesoro draconico (*)

  • Ricompense per il completamento successivo al primo:
    • Cristalli d’anima x13
    • Tesoro draconico (*)

(*) = A seconda della combinazione di difficoltà dei Cimenti, forgerete un nuovo grado di difficoltà della specifica missione, spaziando dal Rango I al Rango VI. Quel livello crea un moltiplicatore percentuale, con un massimo di 29. Tale moltiplicatore di punteggio determina quanti tesori draconici otterrete per ogni missione.

Svolgimento della missione

  • Livello della missione: 300
  • Nemici: –
Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin – Cimenti del Re dragone

Questa missione può essere svolta nelle Grotte del drago e l’obiettivo è quello di sfidare e sconfiggere, consecutivamente, un totale di 5 nemici. Naturalmente, si tratta di tutte vecchie conoscenze potenziate all’inverosimile.

Boss #1: Tiamath

Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin - Boss: Tiamath

Il boss è esattamente lo stesso Tiamath che abbiamo affrontato nella missione principale “Vento nei ricordi“, ma di livello più alto. Questo significa che i suoi attacchi saranno più potenti e avranno gittata maggiore. Tuttavia, la strategia rimane invariata, perciò ve la ripropongo a seguire.

Data la difficoltà dell’imminente battaglia, consiglio vivamente di livellare abbastanza la classe Samurai per sbloccare Raffica di neve, quindi di affidarsi a qualsiasi arma imbevuta di Gelo (se possibile), che è proprio il punto debole del Boss che stiamo per affrontare.

Aiuta anche equipaggiare set di armature che aumentino il logoramento inflitto su vulnerabilità e quello inflitto con impatti. Come seconda classe, scegliete quella con cui avete più dimestichezza: personalmente consiglio il Cavaliere del vuoto, col quale potrete assorbire le abilità magiche del nemico, oppure il Mago nero, col quale potrete scagliare Buferara o Buferaga per sfruttare la vulnerabilità elementale del demone.

Fase 1

Tiamat è uno dei boss più impegnativi di sempre. Possiede una grande varietà di attacchi a cui bisognerà adattarsi per sopravvivere ed è molto agile, nonostante la sua stazza. Il suo attacco Ira del drago può essere parato con lo Scudo spirituale: utilizza un fascio di vento che gli fa da scudo e taglia chiunque sia negli immediati paraggi, causando danni elementali di Vento a chi lo subirà, ma l’elemento potrebbe anche trasformarsi in veleno più avanti nel combattimento. Attenzione: non attaccatelo mentre usa Ira del drago, in quanto è un’abilità di contrattacco.

Altri attacchi includono un balzo seguito da un assalto con le braccia, la testa o la coda a seconda della vostra posizione. E’ preferibile mantenere il mirino agganciato su Tiamath in modo da poter tracciare i suoi movimenti prima di provare a colpire. Mantenete una certa distanza e assestate il colpo solo quando c’è un’effettiva apertura. Occhio alla Macroesplosione, con cui tutte le teste lasceranno fuoriuscire un fascio di energia di fronte a sé.

Ha un attacco chiamato Respiro in cui tutte le teste spareranno raggi di luce nelle strette vicinanze del Boss, in senso circolare, e che può essere evitato trovandosi esattamente al di sotto del Boss. La mossa Ciclone, invece, estende dei tornado da Tiamath verso l’esterno, raggiungendo chi si trova nelle vicinanze. Con le sua tecniche in viola, Nube tossica o Raffica, il nemico fa un balzo all’indietro e sputerà fuori rispettivamente una nube di veleno o di vento. Entrambe le tecniche possono essere emulate e usate sulle sue teste per produrre danni.

Quando Tiamath vi si avventa addosso, cosa che accadrà spesso nella prima fase, usate lo Scudo spirituale e schivate di lato, colpitelo con Raffica di neve, quindi schivate il probabile contrattacco che vi scaglierà: se dovesse usare il Respiro, scatenate l’abilità istantanea che gli avete rubato e poi usate di nuovo Raffica di neve.

Quando avete abbastanza MP, usate Lux per infliggere più danni da logoramento. La combinazione di danno di elemento Gelo e di Lux ridurrà rapidamente il suo indicatore di logoramento. A prescindere da ciò, ricordatevi di eludere i suoi assalti e di pararli con lo Scudo spirituale per tutto il resto del combattimento.

Fase 2

Una volta abbassato il suo indicatore di logoramento, entreremo nella fase 2 e le cose diventeranno un po’ più complicate.

Tiamath conserva le stesse mosse di prima, quindi potete ancora sfruttarle a vostro favore, ma la differenza è che aggiungerà il tuono ai suoi elementi primari nella maggior parte degli attacchi che affonderà. La stessa Nube tossica, infatti, potrà diventare ora anche Saetta.

In più. ora utilizza anche due nuove abilità che implicano l’utilizzo di un Assalto ventoso, una cannonata di elemento vento da cui vi potete proteggere con lo Scudo spirituale, e la Tripla calamità, un attacco con raggio frontale difficile da evitare. Ci sono tre modi per affrontare questo colpo:

  • Attivare lo Scudo spirituale per pararlo nel momento giusto
  • Schivare il raggio con il giusto tempismo, il che può essere difficile ma fattibile, nonché cruciale per le parti successive del combattimento
  • Usare l’abilità dinamica del Cavaliere del Vuoto per assorbirla.

Indipendentemente dal fatto che possiate avvicinarvi mentre sta lanciando una delle abilità, questa è un’altra buona opportunità per mandare a segno Raffica di neve.

Una delle principali differenze in questa fase è che la testa di Tiamath può essere distrutta, il che indebolirà brevemente la sua capacità di combattimento. Tuttavia, dopo un po’ di tempo e di danni, il Boss userà Rigenerazione e rigenererà istantaneamente non solo la testa ma anche i suoi PV, perciò è impossibile uccidere Tiamath portando i suoi PV a zero.

La vera strategia è indurre un crollo con le lacerazioni. Per far questo è necessaria la stessa strategia di prima (Raffica di neve aiuta moltissimo), ma occorre trovare le giuste aperture tra le nuove mosse del bestione. Purtroppo, però, più Tiamath si avvicina al crollo e più adopererà la Tripla calamità. Continuate a eludere la tecniche col metodo con cui vi trovate meglio, senza rinunciare alle cure e rianimando eventuali compagni caduti, quindi resistete fino al logoramento del nemico per ottenere la vittoria.

Boss #2: Marilith

Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin - Boss: Marilith

Il boss è lo stesso che abbiamo affrontato nella missione principale “Fuoco nei ricordi“. Tuttavia, sfortunatamente Marilith è molto più fastidiosa perché i suoi attacchi sono abbastanza forti da farvi crollare anche quando li state parando. Di conseguenza, la parata è completamente inaffidabile. Dovrete fare affidamento interamente sulla schivata e sullo Scudo spirituale e questo sarà molto difficile. Tuttavia, la strategia rimane invariata, perciò ve la ripropongo a seguire.

Consiglio vivamente di equipaggiare uno scudo e una spada per questo combattimento. Si dimostreranno estremamente utili le classi del Guerriero e del Cavaliere del Vuoto. Per le abilità di comando, la tecnica Colpo potente del Guerriero aiuterà immensamente.

Se preferite un approccio meno ravvicinato, suggerisco il Mago nero, o qualunque classe magica in grado di sferrare potenti incantesimi di elemento Acqua (Idroga, in primis), al quale il prossimo boss è particolarmente suscettibile. Tenete presente, però, che il Demone del Fuoco è ben più agile di Tiamath, quindi ricercare delle finestre in cui caricare e mandare a segno la magia può risultare difficoltoso.

Fase 1

Questo boss possiede molte braccia e altrettante spade, di conseguenza può concatenare lunghe e rapide combo con i suoi fendenti. Proteggersi con lo Scudo spirituale richiede un tempismo perfetto e può essere utile per ripristinare i PM, tuttavia è molto rischioso, perché un errore può prosciugare rapidamente la vostra barra di logoramento. E’ preferibile quindi pararli semplicemente, oppure imparare a eludere il maggior numero possibile di attacchi, adattandosi al campo di battaglia relativamente stretto.

La maggior parte degli attacchi frontali di Marilith con la spada può essere evitata, come la Pioggia di spade, la Falciata lacerante lo Squarcio demoniaco, ma altri hanno una lunga gittata e possono cogliervi di sorpresa. E’ il caso, ad esempio, dello Sguardo pietrificante, che trasforma in statua per qualche secondo chiunque si posi sugli occhi del boss. Schivatelo per evitarne l’effetto, poi approfittatene per mettere a segno alcuni colpi.

Per fortuna, ci sono alcuni aspetti interessanti su cui concentrarsi e che possono essere sfruttati a proprio vantaggio. In particolare, tenete a mente che ogni volta che il boss attacca con la coda possono verificarsi tre scenari:

  • Il boss dà un colpo di coda facendo un giro su se stesso
  • Il boss dà un colpo di coda netto, creando uno schianto dall’alto verso il basso e schiacciando chiunque si trovi a tiro
  • Il boss combina le due varianti sopra, perciò esegue prima un colpo di coda, facendo un giro su stesso, e poi schianta la coda dall’alto verso il basso

A prescindere da quale attacco esegue con la coda, usate lo Scudo spirituale e poi rispondete con le vostre migliori combo, ma assicuratevi che siano eseguite rapidamente e di non restare vicini a Marilith troppo a lungo.

Il boss ha anche un’abilità di autopotenziamento chiamata Danza delle spade, durante la quale si renderà vulnerabile, perciò non perdete l’occasione di infliggere un’altra serie ben assestata di colpi. L’arma Sanguinaria e l’abilità dinamica Grido di guerra del Guerriero si riveleranno portentose per conservare i vostri PV. Potete anche affidarvi a Colpo potente per produrre più danni del normale.

Infine, non abbassate la guardia contro l’abilità viola Asura, con cui Marilith scatenerà un enorme numero di attacchi taglienti. Per quanto questa tecnica possa essere trasformata in abilità istantanea, è preferibile schivarla o proteggersi da tutti gli assalti, tranne l’ultimo (che ha un intervallo più lungo). Se siete più temerari, potete usare lo Scudo spirituale per poi attaccare il boss due volte, il che è un ottimo stratagemma per infliggere danni extra da una distanza di sicurezza, meglio ancora se vi siete conferiti i potenziamenti menzionati poco fa.

Se riuscite a colpire la coda con attacchi laceranti al punto da stordire il boss almeno due volte, vi garantirete un’ulteriore apertura per attaccare. In tal caso, preparatevi a usare lo Scudo spirituale per proteggervi dall’inevitabile colpo di coda che seguirà non appena il Boss si riprenderà. Riducendo la sua barra PV del 50%, o abbassando a sufficienza la sua barra di logoramento, inaugurerete la seconda fase dello scontro.

Fase 2

Durante questa fase il boss manterrà i propri attacchi con le spade. In più, sarà avvolto dalle fiamme. La buona notizia è che non userà più né lo Sguardo pietrificante, né la Danza delle spade.

In compenso, sfoggerà Furia fiammeggiante, un attacco con cui volteggerà in orizzontale verso il bersaglio per investirlo in un turbine di fuoco. Questa è una buona abilità da sfruttare con lo Scudo spirituale e lascia Marilith temporaneamente scoperta, creando un’ottima opportunità d’attacco.

Tra i nuovi attacchi va citato anche Vampata, col quale il boss erge numerose colonne di fiamme dal terreno. Anche in questo frangente, però, il nemico è completamento scoperto, quindi approfittatene per attaccarlo, oppure usate questo tempo per potenziarvi o curarvi, se ne avete necessità. Non dimenticate che potete sempre provare a deviare l’attenzione del demone verso i vostri compagni, attivando la Risonanza e restando temporaneamente in disparte.

Tutti gli altri attacchi, come la Pioggia di spade e lo Squarcio demoniaco, rimangono gli stessi, ma saranno impregnati dalle fiamme, quindi infliggeranno maggiori danni anche nel caso in cui li pariate. Anche Falciata fiammeggiante fa parte di questo gruppo. Tuttavia, è proprio qui che entra in gioco il Cavaliere del vuoto.

Tutti gli attacchi di questo boss, infatti, ora sono magici, perciò possono essere ritorti contro l’avversario. Usate l’abilità dinamica del Cavaliere del Vuoto quando Marilith ricorre ad Asura o Vampata per accaparrarvi un’immensa quantità di PM, quindi rispondete al fuoco o conservate le abilità per il giusto momento. In questo modo farete assaggiare al boss una dose della sua stessa medicina e riuscirete presto ad avere la meglio.

Boss #3: Lich

Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin - Boss: Lich

Questa battaglia è quasi identica a quella che abbiamo affrontato nella missione principale “Terra dei ricordi“, tranne per il fatto che il boss ha molti più PV. Tuttavia, la strategia rimane invariata, perciò ve la ripropongo a seguire.

Consiglio assolutamente il Cavaliere del vuoto, ma alcune altre buone classi per questo scontro sono il Guerriero, che aiuta con la guarigione, oppure lo Spadaccino, che combina difesa e attacco e permette affondi rapidi. In breve, qualsiasi buona classe orientata al combattimento ravvicinato che possa sferrare colpi veloci nel momento giusto.

Fase 1

Questo seguace di Caos non è impegnativo come i suoi simili, semplicemente perché la sua strategia è facile da sfruttare a proprio vantaggio.

Durante la prima fase, Lich non farà altro che eseguire ripetutamente attacchi magici. Tra questi si contano Inferi di fuoco (esplosioni di fiamme), Polvere di ghiaccio (proiettili congelati) e Giudizio (scossa elettrica ad area su un personaggio), tutti bloccabili con il giusto tempismo. Attenzione alla tecnica Anatema, un incantesimo capace di infliggere Maledizione, uno status che accorcia la barra di logoramento della vittima mentre è attivo. Cercate di parare quest’abilità e restituitela al mittente.

Se puntate sugli attacchi ravvicinati per finirlo, prestate attenzione poiché i suoi incantesimi diventano difficili da gestire, soprattutto dopo che avrà usato Richiamo degli inferi per circondarsi di Scheletri oscuri, che poi risucchierà per lanciare il potente incantesimo Fusione. In ogni caso, non lasciateli vagare in campo e distruggeteli nel minor tempo possibile, eventualmente affidandovi a Lux. Attenzione anche a Incatenaga, con cui il Boss afferrerà una vittima di fronte a sé anche a lunga distanza.

Per fortuna, esiste una strategia molto semplice per questa battaglia e punta tutto su una classe: il Cavaliere del Vuoto. Nello specifico, rimanete nelle retrovie e permettete a Lich di scagliarvi contro la sua Fusione, quindi completatene l’assorbimento, mantenete i PM e poi rispeditegli tutto. Ripetete questo processo rapidamente, così ridurrete la sua barra di logoramento o la sua barra PV in pochi minuti e senza alcun rischio.

Nota a margine: state alla larga dagli attacchi elettrici poiché le pozze che l’avversario lascia dietro di sé non possono essere assorbite. Attenzione anche a Terremoto, che crea delle rocce sul terreno che fuoriescono con forza. Con Collera di Gea, creerà un cerchio di terra attorno a sé per ferire chiunque gli sia nei paraggi. Similmente, l’Artiglio d’osso punterà a graffiare la persona che si trova immediatamente di fronte a lui, ma solo se nelle vicinanze.

Fase 2

La seconda fase è un po’ più pericolosa. Lich smetterà di usare completamente la magia e invece vi attaccherà con le sue due grandi appendici, capaci di infliggere un’enorme quantità di danni per singolo colpo. Ogni combo è di circa 3-4 colpi, quindi preparatevi a parare, schivare o usare lo Scudo spirituale. Il boss ora userà anche Abbraccio terrificante, un attacco di presa molto fastidioso – e imparabile – che non è altro che una versione ancora più feroce di Anatema e riduce la vostra barra di logoramento di oltre la metà.

In questi casi, evitate di avvicinarvi. La cosa peggiore è quando usa Terra corrosiva per spargere fango marcio attorno a sé. Calpestarla significa essere debilitati da Veleno e Maledizione al contempo, quindi uscite prima che si accumulino a livelli mortali.

Ciò che lo rende più impegnativo è che, ogni volta che lo fa, evocherà 2 Scheletri oscuri. Peggio ancora, sono tutti difficili da far crollare e colpiranno più duramente dei normali mostri di questo tipo. Pertanto, ignorate gli scheletri; nel tempo questo li farà aumentare di numero, naturalmente, ma la situazione resta gestibile se sconfiggete il boss prima che superino le 6 unità.

Lich danneggerà anche i propri servi con i suoi attacchi, quindi potrebbe finire per metterli fuori combattimento lui stesso, Non uccideteli voi, però, perché Lich può accumulare energia dagli scheletri morti e usarli per un potente attacco chiamato Offerta ultraterrena.

Ricercate tutte le opportunità utili che si creano fra i suoi attacchi e combinatele il più possibile, poi arretrate e ripetete. Una volta che vi adatterete ai suoi movimenti e troverete un buon modo per contrastare i suoi assalti, il combattimento sarà piuttosto semplice.

Boss #4: Kraken

Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin – Ricordi neri: Speranza nella disperazione

Il combattimento con il Kraken può essere fatto esattamente nello stesso modo in cui l’abbiamo svolto durante la missione principale “Acqua nei ricordi“, ma attenzione, perché arreca molti più danni, è un po’ più veloce, ha più energia. Ci vorrà un po’ di pratica per avere la meglio, soprattutto perché i suoi attacchi avranno una gittata più ampia del normale. Pertanto, la strategia rimane invariata e ve la ripropongo a seguire.

Raccomando di usare una lancia imbevuta dell’elemento Tuono e di affidarvi al Lanciere come classe primaria. Come classe secondaria, invece, consiglio qualcosa di rapido, come il Ninja, perché è l’ideale per esaurire in fretta la barra di logoramento del prossimo boss. Se avete sbloccato l’autobilità Guardia del ninja, che vi consente di espandere fino a 20 il numero di Ninjutsu adoperabili, ancora meglio.

Tenete a mente, infine, che il vostro avversario sarà debole al Tuono, quindi ogni strategia che poggi su questo elemento potrà rivelarsi vincente o quantomeno garantire significativi vantaggi tattici. Per questa ragione, anche Tuonaga si rivelerà un’abilità eccellente da sfruttare, soprattutto per chi preferisce agire dalle retrovie e non in prima linea.

Fase 1

Il Kraken non è un Boss da sottovalutare.

Durante la prima fase utilizza principalmente attacchi fisici con le sue braccia tentacolari, capaci di infliggere un’enorme quantità di danni. L’Esplosione vorticante, invece, è un attacco roteante a distanza ravvicinata di minor entità che può essere schivato o parato. Altri due attacchi simili sono Carica, con cui il nemico si avventa in corsa su un bersaglio per travolgerlo, o Laser acquatico, un getto d’acqua frontale che attraversa tutto il campo nel raggio visivo del boss. Quest’ultima tecnica viene utilizzata solo quando avanza verso l’acqua.

La sua abilità Inchiostro d’invidia, uno spruzzo con area a cono frontale, può essere replicata. Le grane si presentano quando usa i suoi tre attacchi imparabili:

  • Braccio rancoroso: attacco frontale con cui il boss afferra la vittima, privandola dei suoi potenziamenti (si può prevenire distruggendo i tentacoli della testa)
  • Pressa tentacolare: il Kraken compie dei balzi in avanti per schiacciare la vittima
  • Stretta schiacciante: il nemico stritola il bersaglio di fronte a sé

Come per altri colleghi demoni, la chiave tattica è capire quali sono i suoi schemi d’attacco, individuare le aperture per colpire e sfruttarle. Nel caso del Kraken, ci sono alcuni momenti propizi in cui è particolarmente vulnerabile. Il primo è quando usa Carica:, usate lo Scudo spirituale per vedere se si girerà e colpirà di nuovo, nel qual caso usate di nuovo lo Scudo spirituale o schivate l’assalto, quindi contrattaccate non appena si ferma.

Un’altra ottima occasione d’attacco è quando il boss termina di eseguire la Pressa tentacolare, restando esposto il tempo che basta per assestargli un paio buoni colpi a seconda dell’arma che state brandendo.

Esistono alcune tattiche furbe che potete sfruttare per rendere entrambe le fasi di questo combattimento molto più facili e veloci.

Il Kraken è debole al Tuono e presenta alcune vulnerabilità specifiche nei tentacoli sulla testa e sulle braccia. Pertanto, è fondamentale adattarsi ai suoi movimenti e imparare a eludere ogni suoi attacco, parandosi con lo Scudo spirituale secondo necessità. Mantenente una certa distanza, usate una tecnica di potenziamento come Colpo potente, PM permettendo, e poi scagliategli contro la lancia a piena carica. Eseguendo questa operazione alcune volte, la barra di logoramento del boss dovrebbe ridursi della metà o poco più. Niente vieta di sfruttare anche i dispositivi viola presenti nell’arena, attirando il nemico su di essi per investirlo con delle scosse elettriche, purché non ne rimaniate coinvolti anche voi.

Quando la barra di logoramento del Kraken è a metà o sotto, passate al Ninja, mantenete le distanze e usate Velo di terra a ripetizione per mutilare facilmente le sue altre parti. Questo dovrebbe azzerare la sua barra di logoramento o portarlo comunque a un crollo.

Fase 2

La seconda fase non è molto diversa dalla prima, con l’unica differenza che il Kraken smetterà di usare il Laser acquatico e ridurrà la gittata dei suoi attacchi. Nel suo schema di mosse, ne compare solo una nuova, Spruzzo maggiore, che disperde sfere d’acqua ma che è facilmente parabile con lo Scudo spirituale.

Quello a cui occorre fare davvero attenzione è quando il Kraken si tuffa dalla piattaforma per poi riemergere nell’arena in un punto casuale, causando nella zona di atterraggio un potente – e imparabile – Tsunami. Potete colpire i dispositivi viola per ferirlo mentre si trova sott’acqua, ma se non ne sono rimasti molti o non riuscite a raggiungerlo, concentratevi solo sul mantenere le distanze il più possibile.

Attenzione: se va a segno, lo Tsunami è un colpo che uccide istantaneamente i bersaglio! Evitatelo stando sul lato opposto del campo. Quando il boss riemergerà, creerà una corona d’acqua, che gli consente di arrecare danni potenziati.

Non appena riaffiora dall’acqua, scagliategli immediatamente contro la lancia a piena carica, possibilmente potenziata con Colpo potente, per due volte, così distruggerete lo scudo che lo circonda. Se doveste mancarlo, accumulate immediatamente i PM e aspettate la prossima migliore occasione.

A parte questo, la strategia rimane la stessa. Parate, schivate e colpite fino ad ottenere la vittoria.

Boss #5: Oscurità del caos

Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin – Ricordi neri: Speranza nella disperazione

L’ultimo boss della missione secondaria “Ricordi neri: Speranza nella disperazione” rappresenta una sfida da non sottovalutare. Si tratta dell’Oscurità del Caos, dalla missione principale “Il guerriero della fine“.

Armi dotate delle autoabilità Recupero PV con attacchi standard, che consente di ripristinare i PV dopo ogni colpo, possono dimostrare pienamente la loro utilità, soprattutto se unite a un incremento della velocità di attacco. Particolarmente utili possono risultare pugnali e nocche del Ninja per un approccio corpo a corpo.

Questo boss è più che altro fastidioso, ma delle ottime classi con cui contrastarlo sono il Cavaliere del vuoto e il Lanciere, poiché il nemico trascorre più tempo a lanciare e usare incantesimi, quindi potete usare lo Scudo spirituale per difendervi da ogni attacco, dato che, specialmente nella prima fase, nessuno dei suoi attacchi sarà imparabile. Come sempre, il Cavaliere del Vuoto può assorbire la magia e rispedirla indietro. Il Lanciere, invece, può scagliare la lancia da lunga distanza ogni volta che il boss si rende vulnerabile.

Potete sostituire il Lanciere con qualsiasi altro attaccante a lungo raggio, ad esempio con una classe magica come il Saggio. Per chi preferisce combattere a distanza, la classe magica del Saggio può regalare vantaggi e soddisfazioni, permettendovi di alternare tra magie di supporto utilissime come Andante e magie devastanti come Ultima, eventualmente ricaricando i PM impostando fra le tecniche a disposizione Rigene magico. Personalmente, consiglio che non manchi in equipaggiamento il Cavaliere del Vuoto.

Fase 1

Questo boss usa sia attacchi a distanza ravvicinata, come i calci e i pestoni, che varie magie a lunga gittata. L’aura maligna di Jack scomparirà temporaneamente, il che significa che anche la sua barra di logoramento e i suoi PM torneranno a funzionare nel modo consueto, senza vantaggi aggiunti.

L’Oscurità del Caos ricorrere a tutti e quattro gli elementi ed è possibile determinare quale elemento impregna i suoi attacchi in base al braccio che userà per lanciarli.

Con Terremoto, di elemento terra, l’Oscurità del caos crea una spaccatura a cerchio attorno a sé, che poi espande subito dopo con un pugno. Ciclone ha un effetto simile, ma è di elemento vento: dal nemico si disperdono tre tornado. Vampata e Tsunami sono attacchi ravvicinati di elemento fuoco e acqua. Frana di terrore, Inondazione di rancore, Incendio d’ira, invece, sono attacco frontali – rispettivamente di elemento terra, acqua e fuoco – che potete trasformare in abilità istantanea; se dovessero colpirvi, però, la barra di logoramento di Jack rischia di esaurirsi. Tormenta d’odio, di elemento vento, indirizza delle sfere di vento sul bersaglio.

Ogni volta che vedete iniziare l’animazione di uno qualsiasi degli attacchi appena citati, provate a riposizionarvi dietro l’avversario per creare ottime opportunità in cui attaccare e, soprattutto, sferrare colpi critici. Abilità come Sgominatore del Dragone o Tumulto fiorito del Samurai, che richiedono più tempo per completare le relative combo in modo completo, possono essere degnamente usate in questo frangente.

Tra un assalto e l’altro, non dimenticate di schivare e parare con il giusto tempismo, fino ad arrivare alla Fase 2 del combattimento.

Fase 2

Durante la seconda fase l’Oscurità del caos diventerà molto più pericolosa e sostituirà i suoi attacchi elementali con alcuni potentissimi attacchi oscuri, tutti parabili. Per scendere nel dettaglio:

  • Condanna gli permette di usare due spade oscure con cui fendere tutto ciò che si trova di fronte a scarsa distanza. Una tecnica simile a Condanna è Apocalisse caotica, che però è a lunga gittata.

  • Tenebre di agonia è un’esplosione a lungo raggio di sfere oscure che partono dal boss e schizzano verso l’esterno. Un effetto simile a questa tecnica ce l’ha anche Oscurità implacabile, in cui le sfere però sono scagliate direttamente contro di voi.

  • Devastazione è un attacco ravvicinato con area a cono.

In più, il boss acquisirà la tecnica Caos, una mossa imparabile che diffonde oscurità tutt’attorno al nemico, ramificata attraverso il terreno. A differenza di quanto accaduto durante la missione principale, in questa fase Jack non sarà avvolto dall’aura maligna capace di garantirgli una barra di logoramento infinita e una barra PM infinita. La parata, quindi, potrà essere spezzata e lo Scudo spirituale non è a disposizione senza limiti. In compenso, potremo contare sull’aiuto degli alleati, sui quali attivare la Risonanza.

Attenzione, quindi, con la barriera di assorbimento PM del Cavaliere del vuoto e non abbassate la guardia. Ci sono, infatti, due aspetti a cui prestare la dovuta attenzione. Per prima cosa, assicuratevi prima di abbassare la barriera del Cavaliere del vuoto quando il boss sta per usare Caos, poiché non potete assorbire quel colpo.

L’approccio al combattimento con il Cavaliere del vuoto è indubbiamente uno dei più prudenti. Prolungherà un po’ lo scontro, ma è più sicuro rispetto a combattere normalmente il boss, che anzi sferra attacchi davvero poderosi, come Negashock, con cui una sfera di energia maligna solca il campo di battaglia. Se preferite valutare altre opzioni, ricordate che i vostri PM sono infiniti, quindi potete ricorrere all’infinito ad abilità speciali, in primis le magie, anche di cura.

Scegliete lo stile di combattimento che più si adatta alla vostra modalità di gioco e date il benservito all’Oscurità per suggellare la fine dello scontro e decretare il completamento della missione secondaria “Ricordi neri: Speranza nella disperazione”.