Tomb Raider 4 – Panoramica del gioco

  • Grazie di cuore agli amici di Tomb Raider Adventure per la gentile concessione del testo

Tomb Raider 4: The Last Revelation esce nel novembre del 1999, ad un anno di distanza dalla pubblicazione di Tomb Raider III. E’ un momento d’oro per Lara e i produttori con questo capitolo faranno qualche passo indietro e altri in avanti. Un ritorno alle origini per quanto concerne le ambientazioni e le tematiche e un salto in avanti per le nuove caratteristiche di gioco e per le migliorie nel motore grafico.

Tomb Raider 4Questa loro scelta sembra essere azzeccata, perché il capitolo nel dicembre del 1999 raggiunge il primo posto nelle vendite natalizie. Il ritorno alle origini comporta un’ambientazione quasi mono-tematica: non lasceremo mai l’Egitto (in onore alle ambientazioni del primo Tomb Raider e al titolo “predatore di tombe“) ma nonostante ciò gli scenari e le aree da esplorare saranno molto diversi fra di loro. Dalle tombe a città-fantasma, da vagoni in corsa a livelli subacquei, da catacombe a biblioteche…sceneggiatori e programmatori si sbizzarriscono come non mai nel creare diversità in un gioco assai coerente al suo interno. A rompere ancor di più una possibile (ma per fortuna quasi impalpabile) monotonia, per ben due livelli saremo a tu per tu con una Lara sedicenne. Per la prima volta abbiamo uno scorcio (giocabile) sul passato di Lara, quando ancora seguiva le orme del proprio mentore Werner Von Croy. Uomo che ai giorni nostri sembra essere entrato in competizione con la nostra eroina (d’altronde, può mai Lara esser lasciata in pace quando persegue un obiettivo?).

Tomb Raider 4Tomb Raider 4 è un gioco basato soprattutto sull’esplorazione e l’enigma. Più che mai sarà importante orientarsi e districarsi nelle aree, comprendere l’uso e la collocazione degli oggetti, ricondursi a certi percorsi sui quali ritornare per determinati scopi e risolvere certi tranelli/puzzles. La longevità del gioco è straordinaria: i livelli sono ben 35 (anche se ognuno di loro non è longevo tanto quanto uno del terzo capitolo) e si rivelano davvero impegnativi. Si potrebbe dire che è il capitolo nel quale Lara (anzi, il giocatore) debba usare più il cervello, motivo per cui è stato apprezzato da molti fan. Un’altra novità che conferma questa qualità è l’inserimento di livelli concatenati: alcuni livelli sono collegati fra loro e Lara potrà passarvi e tornarvi a seconda delle esigenze di gioco, dettate soprattutto da una scelta esplorativa del giocatore più che da una spinta passiva.

Tomb Raider 4Lara potrà eseguire alcune nuove mosse che si porterà dietro per alcuni capitoli successivi: afferrare una corda e procedervi dondolandosi, salire e scendere pali, aprire porte manualmente senza bisogno di chiavi o leve e soprattutto girare l’angolo di una sporgenza restando appesa. Elementi che sempre di più rendono Tomb Raider coerente alla realtà ed estremamente esplorativo. Nuovi nemici, nuove armi, nuovi veicoli, nuovi personaggi, un nuovo menu non più ad anello e qualche finezza grafica. Cambia anche l’aspetto di Lara (anche se in questo capitolo non cambia vestiario): per certi versi più morbido e rifinito, per altri meno reale.

Caratteristiche, gameplay e curiosità

Tomb Raider 4Tomb Raider 4 (1999) non presenta molte implementazioni nelle abilità di Lara. Nonostante ciò, la nostra archeologa può ora aggrapparsi a corde ancorate al soffitto e usarle per raggiungere, dondolandosi, posti altrimenti irraggiungibili, come sponde di ampi burroni. Lara può inoltre arrampicarsi su pali, ma la caratteristica forse più importante è che in The Last Revelation è in grado di girare gli angoli delle cornici e delle sporgenze restando aggrappata ad esse. Il modello poligonale del personaggio è più accurato e gli FMV e cutscenes sono ancora migliorati nella qualità rispetto al precedente capitolo.

Il gameplay presenta come novità la possibilità di ripercorrere livelli precedenti (anche più volte), cosa che crea però un po’ di confusione sia nel gioco sia nei salvataggi. I livelli già completati non appaiono più “accessibili” per poter essere eventualmente rigiocati, ma per la prima volta si possono salvare sia la posizione sia i progressi che li comprendono. Inoltre in alcuni livelli è possibile scegliere percorsi opzionali con diverse difficoltà. Anche gli enigmi risultano più articolati e complessi di quelli delle avventure precedenti.

Viene abbandonato il caratteristico inventario ad anello: ora gli oggetti sono posti in linea, forse per permetterne un più agevole e rapido sfoglio, dato che in questo episodio sono davvero numerosi e che spesso devono essere assemblati tra loro per poter essere utilizzati.

Compare una nuova arma, il Revolver, che sostituirà la Desert Eagle. Sebbene appaia tardi in Tomb Raider 4, è molto potente ed efficace nel contrastare i nemici. Come la Balestra, quando il Revolver è combinato con il Mirino laser, il giocatore può usarlo per sparare a specifici piccoli bersagli con estrema precisione, in una specie di modalità cecchino con tanto di zoom. Lara userà dei veicoli, effettuando anche delle modifiche per potenziarli, al fine di risolvere enigmi e superare passaggi difficili.

Diversamente dai precedenti episodi di Tomb Raider, l’avventura si svolge esclusivamente in Egitto, eccetto per il livello d’addestramento, ambientato in Cambogia.

Tomb Raider 4In questo episodio Lara interagisce con un personaggio, un suo caro amico archeologo francese residente in Egitto, Jean-Yves, che le fornirà informazioni su antichi rituali e avrà un ruolo importante nel corso del gioco. Questo personaggio è ispirato chiaramente a un egittologo vivente e molto famoso: Jean Yves Emperor, che non fu molto felice di questa caratterizzazione. Un ruolo fondamentale l’avrà l’amico, mentore e istruttore nel flashback cambogiano d’addestramento, Werner Von Croy: sarà lui il principale antagonista di Lara in questo episodio. In questa avventura viene spiegato il rapporto d’odio e amore tra i due, che sarà la struttura portante di altri episodi.

Il capitolo ebbe un discreto successo, ma non fermò la generale tendenza della saga a una sensibile diminuzione delle vendite (fonte: Square-Enix, 2009). Inoltre, fu a lungo creduto l’ultima avventura di Lara. Per molti fans e critici, qui finisce quella che si può definire l’epoca classica di Lara.

Lara CroftAlcuni luoghi che Lara esplora esistono realmente. La tomba siglata KV5, acronimo di King’s Valley 5 situata nella Valle dei Re in Egitto, è il sepolcro di Ramesse II e dei suoi numerosi figli ed è, ad oggi, la più vasta tomba mai scavata. L’entrata era già nota a James Burton nel 1825, ma solo nel 1989 Kent R. Weeks, responsabile del Theban Mapping Project, ne ritrovò l’entrata e scoprì che si trattava di un vastissimo complesso sotterraneo. Anche altri luoghi si rifanno a siti esistenti, come le piramidi delle Regina, la grande piramide di Cheope, la Sala dell’Ipostele, Karnak e la Mastaba. Per ulteriori approfondimenti e corrispondenze con la realtà di questi ed altri luoghi, vi rimandiamo alla sezione “Tomb Raider e la realtà“.

La musica originale fu composta, prodotta ed arrangiata da Peter Connelly. Il tema principale di questo episodio è una sinfonia elettronica con influenze egiziane, che ha in gran parte le stesse note dei temi principali dei primi tre episodi, ma è completamente riorchestrata. Durante Tomb Raider 4, possiamo sentire variazioni del tema principale con strumenti specifici per ogni livello.

Alcune critiche sono state volte al doppiaggio in italiano di Elda Olivieri. Nella prima parte di Tomb Raider 4, quando la protagonista è ancora una ragazzina, la doppiatrice interpreta Lara come se fosse un’adulta con toni fin troppo maliziosi.

Sparisce per la prima volta il livello d’addestramento situato nel Maniero Croft. Viene sostituito dai primi due livelli ambientati nella Cambogia del 1984, con una Lara giovane e Werner Von Croy nei panni di saggio ma competitivo istruttore.