Tomb Raider Anniversary – Panoramica del gioco

In questa sezione vi introdurremo ai principali meccanismi di gioco, con la premessa che questi si confanno in larga parte a quelli di Tomb Raider: Legend. E’ bene precisare, innanzitutto, che il successo riscosso da Tomb Raider Anniversary è stato doppio, poiché da una parte si ripercorrono le origini di Lara, restando più o meno fedeli al primo capitolo che l’ha consacrata, dall’altra si ritrova un gioco d’avventura moderno, nuovo, attivo e dinamico che ben si adatta alle esigenze dei “giocatori del XXI secolo”.

Come nasce Tomb Raider Anniversary

Tomb Raider Anniversary

Quando Tomb Raider riscosse il suo primo successo nel lontano 1996, l’industria dei videogiochi stava vivendo un cambiamento epocale per quanto concerneva il passaggio dalla grafica 2D alla grafica poligonale 3D. In questo contesto, Tomb Raider fu un fulgido esempio di quel tipo di atmosfera suggestiva e coinvolgente unita ad un gameplay basato sull’esplorazione in senso ampio, che finalmente diveniva veramente attuabile. Intanto, Core Design presentava per la prima volta una protagonista femminile, Lara Croft, che rompeva con gli stereotipi della donna del passato, sempre rappresentata come una dama in difficoltà da salvare dall’eroe principale, rigorosamente un uomo coraggioso (basti pensare a Super Mario, per esempio, ma anche tanti altri).

Finalmente si presentava una donna in grado di badare a se stessa, carismatica, pungente, decisa, coraggiosa, indipendente e di successo. Nonostante la prima sfiducia iniziale mostrata dalla critica, il primo Tomb Raider si rivelò un successo senza precedenti e Lara Croft divenne una delle icone femminili per eccellenza dei videogiochi. Tuttora, a distanza di svariati sequel della serie, Lara rimane nel cuore dei fan. Dopo Tomb Raider: The Angel of Darkness, il progetto di sviluppo del gioco passa da Core Design a Crystal Dynamics, che esordisce con la presentazione del settimo capitolo,Tomb Raider: Legend.

Per lo sviluppo di questo nuovo capitolo, la Crystal Dynamics si concentrò sui punti di forza della serie, ovvero le località esotiche, i misteriosi enigmi e le incredibili acrobazie, modernizzando al contempo il gameplay e l’intera esperienza di gioco in un mix sostanzialmente ben riuscito. Sulla scia di questo primo successo, la Crystal Dynamics propone un nuovo capitolo nel 2007, Tomb Raider Anniversary, un omaggio ai dieci anni della serie (fedele in certi aspetti della riproduzione, innovatore in altri), ispirato alla primissima avventura di Lara, al suo debutto nel mondo dei videogiochi.

Trama (senza spoiler)

Proprio come l’originale, Tomb Raider Anniversary ripercorre la ricerca di un preziosissimo artefatto, lo Scion di Atlantide. Lara, ingaggiata dalla direttrice della Natla Technologies, Jacqueline Natla (ulteriori info: “I personaggi“) sarà incaricata di recuperare i frammenti di questo manufatto senza precedenti. Nel corso della propria avventura, si ritroverà ad esplorare antiche e monumentali tombe in Perù, in Grecia, in Egitto, destreggiandosi nei salti più complessi ed acrobatici, risolvendo enigmi all’apparenza insolubili e sfuggendo a trappole altrimenti mortali.

Le ambientazioni

Tutta l’avventura ha la scopo di ricalcare il percorso originale, perciò vi capiterà spesso di riconoscere le ambientazioni (migliorate) che caratterizzavano il primissimo capitolo della saga. L’obiettivo degli sviluppatori, infatti, è proprio quello di conferire al giocatore quel senso di déjà-vu, pur apportando tutti i cambiamenti proposti dalla moderna tecnologia e dal software più potente. Le ambientazioni sono ridisegnate con una maggior dovizia di particolari e dettagli, sono più ampie da esplorare e gli enigmi sono rielaborati senza mai risultare stucchevoli o troppo noiosi.

Da considerare, inoltre, che alcune ambientazioni sono state arricchite rispetto alle originali, riempite di dettagli o di nuove aree, che in qualche caso non fanno pensare ad un remake, ma piuttosto ad un vero e proprio gioco a sé stante. Notevole anche il sonoro nelle ambientazioni: nel corso delle esplorazioni, vi capiterà di sentire l’acqua che gocciola o il richiamo di qualche animale o ancora Lara, mentre si arrampica o viene ferita, e ogni suono riecheggerà diversamente a seconda dall’ampiezza dell’ambientazione in cui vi trovate.

Giocabilità

La sensazione di provare un gioco a sé stante probabilmente dipende dal fatto che le funzioni e i movimenti a disposizione di Lara sono notevolmente variati. Le mosse eseguibili, i tipi di salti, i pezzi di equipaggiamento in dotazione…sono molti di più. Come già accennato, le funzionalità sono quasi le stesse di Tomb Raider: Legend, con qualche miglioria aggiuntiva: per esempio, i suoi movimenti nelle arrampicate sono incredibili (possibilità di saltare da una sporgenza ad una soprastante, di oscillare da una sporgenza ad un’altra, ecc.), riesce a schivare i proiettili con manovre speciali, può stare in equilibrio sulle cime di sostegni verticali e tanto altro, sempre mantenendo naturalezza e fluidità nei movimenti. Effettuare queste mosse, infatti, non è troppo difficile e il margine di errore si riduce al minimo.

Ovviamente, qualche salto è più complesso di qualche altro; vi capiterà di dover supportare ulteriormente Lara, che magari si aggrapperà solo con una mano (quindi bisognerà premere un tasto per farla appendere definitivamente) oppure cadrete nel vuoto, perdendo un quantità di energia proporzionata all’altezza della caduta (sempre ammesso cha Lara non muoia).

Gli enigmi

Gli enigmi prendono corpo nelle forme più varie, dai più classici (trovare la chiave per aprire la porta, abbassare la leva per proseguire, ecc.) ai più contorti. I veri enigmi, qui, difatti, riguardano Lara stessa e l’uso delle sue strabilianti capacità. Molto spesso, per proseguire, non servirà attivare una leva o trovare una chiave, ma piuttosto capire come Lara, con i mezzi e le abilità a propria disposizione, riesce a raggiungere una certa area o sporgenza dal punto in cui si trova.

Ecco perché l’ambientazione costituisce di per sé l’enigma stesso, lo ingloba. Non dimentichiamo, inoltre, che in Tomb Raider Anniversary gli enigmi sono anche – per così dire – stratificati a vari livelli. Per esempio, trovate una chiave direttamente quando entrate, ma la serratura in cui inserirla si trova 50 metri sopra di voi (quindi il problema è capire come salire) o viceversa. Spesso questi enigmi portano via tempo, ma coinvolgono molto, senza contare la necessità di ricollegare fra loro aree affini per poter arrivare alla soluzione.

I nemici

Le vaste ambientazioni ospitano anche la fauna più disparata. In Tomb Raider Anniversary vi troverete a fronteggiare ratti, pipistrelli, lupi, orsi, gorilla, raptor e, come dimenticarlo, il Tirannosauro Rex. Il combattimento implica l’uso esclusivo delle armi (per l’elenco completo, vi rinviamo alla sezione “L’equipaggiamento“), pistole in primis, con un sistema di puntamento automatico che regge anche durante i salti.

Una vera innovazione, però, è rappresentata dalla modalità “Schiva – Adrenalina“, che si attiverà in alcuni momenti ben precisi: partirà una moviola, un nemico arriverà lentamente verso Lara e l’obiettivo è quello di sparare nel momento in cui i due puntatori si sovrappongono (divenendo rossi) per uccidere istantaneamente il nemico (generalmente quando questi è a poca distanza da voi). Rimangono, invece, le cutscene animate in cui vi sarà chiesto di premere una determinata sequenza di tasti per salvare Lara (proprio come accadeva in Tomb Raider: Legend). Questo accade spesso in alcune sequenze di rilievo del gioco, ma non è granché entusiasmante, vista la relativa facilità con cui si riesce.

Conclusioni

In definitiva, se Tomb Raider: Legend ha contribuito a ridonare un po’ di lustro alla serie, Tomb Raider Anniversary sembra essere un altro passo nella direzione giusta. Le ambientazioni sono estremamente curate; anche se la maggior parte del tempo viene passata in tombe, queste hanno tutte caratteristiche diverse e preservano ognuna i propri caratteri di unicità e irripetibilità. Molto belli e realistici anche i riflessi dell’acqua e quelli di luce che si creano su Lara quando esce ed è bagnata o la tangibile e diversa atmosfera che si respira nei diversi luoghi.