Con lei non ero mai stato pronto per niente, non ero pronto a stare insieme a lei, non ero pronto a sposarla e ora non sono pronto ad avere un figlio…
Ha sempre deciso lei per tutto, ha sempre deciso lei per me, cosi’ nel giro di 5 anni mi ritrovo sposato e in attesa di diventare padre.
Ero arrivato ad odiare Rinoa per questo, non perche’ stavamo insieme o eravamo sposati, la odiavo perche’ lei mi aveva messo alle strette, io non voglio un figlio, sto bene cosi’, non voglio avere un altro peso sulle spalle…
Circa 6 mesi fa Rinoa mi annuncio’ con un sorriso luminoso che sarei diventato padre, io non voglio essere padre, non volevo prima e non voglio ora…
Questi erano i miei pensieri mentre guidavo per allontanarmi da lei e dal suo corpo sformato da quella cosa, da mio figlio, dovetti lottare per evitare di vomitare in macchina, lei in quel momento stava dormendo, ed io ho preso e me ne sono andato, ho resistito anche troppo, mancava un mese, anche di meno e sarebbe nato…non potevo avere un figlio…
Mi girava la testa, fui costretto ad accostare e fermarmi,Laguna…mio padre…lui mi aveva abbandonato quando ero appena nato…mia madre Raine era morta da sola, io ero finito nell’orfanotrofio di Edea ed ero cresciuto negandomi l’amore…eppure mio padre mi vuole bene, ha sempre provato a ricongiungersi a me da quando mi aveva ritrovato…lui non sapeva nemmeno che Rinoa era incinta…
Mi sentii soffocare in quel momento, mi stavo comportando da codardo, mi stavo comportando peggio di Laguna, lui ha avuto paura di me, ha avuto paura di quello che avrebbe dovuto affrontare, ma lui era appena diventato il presidente di Esthar, non era stato accanto a mia madre perche’ non sapeva che mi aspettava…io amo Rinoa…
Si io amavo Rinoa…e se fosse morta anche lei? Bastava cosi’ poco per spezzare una vita e lei era cosi’ fragile e io non ci sarei stato, no, Rinoa non sarebbe stata sola…
Avevo appena preso la decisione di tornare indietro per lei quando il cellulare inizio’ a squillare, ero cosi’ preso dai miei pensieri che non lo avevo sentito, risposi e una Quistis agitata e irritata mi disse di andare subito al Garden perche’ Rinoa stava per partorire, riattaccai senza nemmeno darle una risposta, era ancora presto, era entrata da poco nell’ottavo mese…non doveva morire, Rinoa non poteva morire…per un attimo pensai al bambino, mio figlio stava nascendo…soffocai il pensiero, non mi importava di lui, oppure me ne importava? No, mi importava di Rinoa, lui era un ostacolo…
Corsi come un folle e in meno di un quarto d’ora arrivai al Garden, Quistis mi aspettava infagottata per combattere il freddo pungente di quella notte davanti alle porte principali, appena scesi e mi avvicinai a lei per chiederle notizie su Rinoa lei mi tiro’ uno schiaffo e guardandomi negli occhi disse- Squall so che stavi scappando…- rimasi in silenzio come un bambino che era stato sorpreso a rubare la cioccolata e lei continuo’- si e’ svegliata circa un’ora fa e non ti ha trovato nel vostro appartamento, si e’ sentita male e le si sono rotte le acque, lei era sicura che tu te ne saresti andato prima o poi…- cercai di ribattere ma quello che mi disse mi gelo’ il sangue nelle vene…lei sapeva che me ne sarei andato?! Quistis continuo’ a parlare – lei ti conosce e sapeva che l’avresti lasciata sola, io e gli altri abbiamo cercato in tutti i modi di rassicurarla ma a quanto pare e’ stato inutile!!!- trovai solo la forza per chiederle come stava e lei sempre nervosamente mi disse – chiede di te…ora e’ meglio per te se vai da lei…- la segui’ senza dire una parola, lei sapeva che me ne sarei andato, lei stava male per colpa mia, loro due stavano male e rischiavano di morire per colpa mia…senza rendermene conto mi ritrovai davanti Zell, Selphie, Irvine e il padre di Rinoa che mi guardavo con rabbia, entrai nella porta e gia’ sentivo le urla di Rinoa, mi venne incontro la Madre, nel suo sguardo non c’era rabbia o disgusto, c’era comprensione, mi abbraccio’ e incoraggio’ ad entrare…
Rinoa era li’ urlava per il dolore ma appena mi vide sul suo viso spunto’ un sorriso tirato mi tese una mano, io gliela afferai, lei stringeva forte e urlava, io pregavo perche’ lei si salvasse, pregavo anche che il bambino stesse bene, e mi sorprendevo di questo…un attimo di silenzio, un vagito debole ma chiaro, la stretta di Rinoa che si faceva prima debole e poi piu’ forte…appena vidi la dottoressa che si avvicinava con quel fagottino a noi io feci per allontanarmi ma Rinoa con un sussurro disse- almeno vedilo una volta, poi se te ne vorrai andare sarai libero di andare…- le misero in braccio suo figlio e la dottoressa dandomi una pacca sulla spalla disse orgogliosamente – la piu’ bella bambina che abbia mai visto!!! Ottimo lavoro ragazzo!!!- una bambina…vidi le sue braccine che si tendevano verso Rinoa, azzardai uno sguardo…fu in quel momento che mi innamorai di mia figlia…era bella, era mia, l’avevo fatta anche io insieme a Rinoa…ero padre…
Mi ci volle un po’ per trovare il coraggio di prenderla in braccio ma quando uscii da quella stanza per lasciare Rinoa riposare capii che avevo sempre amato mia figlia, avevo paura e basta, capii quello che Rinoa aveva gia’ capito da tempo, io smettevo di avere paura di qualcosa solo quando me la trovavo di fronte…sentivo le lacrime che mi scendevano lungo le guancie e con qualche difficolta’ composi il numero…
-Laguna…sono Squall…e’ nata…sono diventato…tu sei diventato…-trassi un respiro profondo e dissi- e’ nata mia figlia, si chiama Raine Julia, se vuoi gli puoi fare da nonno…-