“La ringrazio molto della collaborazione, Yuna. Speravo davvero che accettaste la mia richiesta”
“Non c’è davvero alcun problema. Io e le mie amiche accettiamo volentieri”
“Molto bene, allora ci rivedremo al torneo”. Era ora di pranzo e proprio in quel momento Tidus stava tornando dagli allenamenti. Rientrando al villaggio vide un uomo parlare con Yuna e salutarla stringendole la mano, lo riconobbe: era il commentatore che tutti gli anni commentava le partite del torneo. Questi vide Tidus e lo salutò gentilmente stringendogli la mano”Ah, la stella del blitzball. E’ un piacere rivederti ragazzo. Stavolta i Besaid Aurochs parteciperanno al torneo vero?”
“Certamente” rispose Tidus “io sarò di nuovo il loro capitano”
“Bene. Quando giocate voi, il blitzball è tutta un’altra musica. Ora devo andare, ma mi aspetto da voi che giochiate delle partite memorabili”
“Senz’altro. Arrivederla”. Quando se ne fu andato, Tidus andò da Yuna “Ehi amore, come mai lui era venuto qui?”
“Voleva parlare con me” rispose la ragazza “mi ha proposto di far cantare il nostro gruppo come inaugurazione del torneo”
“E’ un’idea davvero bella. Ne hai parlato anche con le altre?”
“Non ancora ma glielo vado a dire ora. Tu intanto vai a farti un bel bagno, stai grondando di sudore” gli disse Yuna con un tenero occhiolino, poi si diresse subito verso la capanna di Rikku e Gippal.
“Noi tre dovremmo esibirci per inaugurare il torneo?”
domandò Paine. Yuna e Rikku erano a casa sua e le avevano detto la novità “E che canzone vogliono che cantiamo?”. Yuna rispose “La canzone ce la fanno scegliere a noi? Allora, quale scegliamo?” “Io propongo che cantiamo A thousand words ” optò Rikku
“No, quella viene cantata solo in due. E poi si tratta di un torneo di blitzball, ci vuole qualcosa di movimentato” commentò Yuna. Allora Paine ebbe l’idea “Se è così che ne dite di Real emotion ? Più movimentata di così…”
“Hai ragione, Paine! E’ senz’altro la più adatta!” esclamò Rikku
“Non lo so ragazze… non la cantiamo da parecchi mesi, forse ora non siamo più abituate a quella canzone” disse Yuna titubante
“Oh andiamo Yunie! In fondo basta solo che ci esercitiamo un pò a cantarla, non ci vuole niente” Rikku faceva la sua faccina supplichevole “Per favooore” anche perchè lei adorava ballare quel brano. Alla fine Yuna cedette “Oh! E va bene, canteremo quella”, nessuno poteva resistere a quella faccia supplichevole, “Bene, allora propongo di cominciare con le prove questo pomeriggio” disse poi Rikku “Dove andiamo a provare?”
“Non precipitiamo le cose Rikku. Innanzitutto per quella canzone ci servono almeno due o tre persone che ci suonino delle chitarre elettriche” ricordò Paine alle amiche, più che altro a Rikku, che aveva già pronta la soluzione “Non preoccupatevi per questo. Fratello e Compagno ci aiuteranno di sicuro, non sembra ma suonano la chitarra elettrica divinamente. Poi anche il mio Gippal è bravo. Li facciamo venire qua e tutti insieme facciamo le prove, che ne dite?”
“Beh, allora sembra che sia proprio tutto a posto. Compagno e Fratello per quando pensi che saranno qui?” domandò Yuna
“Se li contattiamo ora arriveranno con l’aeronave nel pomeriggio. Vado subito a contattarli e a sentire che ne pensano”
Dopo aver parlato con Fratello e Compagno, Rikku parlò della proposta a Gippal, che però non era entusiasta dell’idea “No, Rikku non credo sia il caso”. La ragazza era incredula del fatto che il suo ragazzo non volesse aiutarla, così protestò “Cosa? E perchè?”
“Andiamo Rikku… suonare la chitarra elettrica! Vabbè che me la cavo ma non sono così bravo, vi sarei solo di disturbo e rovinerei tutto. E’ meglio di no”
“Ma… ma almeno fai qualche prova con noi. Come fai a dire che non ce la fai se prima non provi?” Rikku le provava tutte per convincerlo, ma lui non cambiò idea “Rikku, non posso. E poi c’ho il lavoro, gli Automisti non vanno certo in ferie per il torneo!”
“E allora concedigliele tu no? Sei il loro capo, gli faresti anche un favore”. Gippal stette per qualche secondo in silenzio, poi le rispose “Senti… adesso ho finito la pausa pranzo, devo tornare a lavorare. Quando torno ne riparleremo”. Mentre uscì di casa andando al tempio, Rikku si sentì dominata da una gran rabbia. Uscì anche lei e fermò Gippal prima che arrivasse al tempio. In quel momento scatenò la sua furia “Sai che ti dico? Che sei un emerito bastardo. Quello che ti chiedo anche in ginocchio non lo fai mai mentre tu… tu vuoi ogni richiesta esaudita! Pensi forse che debba sopportare questo tuo modo di fare per tutta la vita, finchè abiteremo insieme? Io non ho scelto di vivere con te solo per stare alle tue dipendenze”. Quelle parole fecero deprimere molto Gippal, oltre che irritarlo. Per tutta risposta lui ribattè “Nel caso tu non l’abbia notato io devo lavorare per mantenerci! Se vuoi che campiamo non posso andare in ferie due settimane sì e una no per… per delle cavolate!”. Fu quella la goccia che fece traboccare il vaso. Rikku, infuriata più che mai spinse violentemente Gippal, tanto che lui quasi cadde a terra e lei gli gridò più forte che poteva “E’ questo dunque il modo in cui la pensi sulla nostra vita? Una cavolata ? Se è così allora non disturbarti a tornare a casa!!!”. Le scese una lacrima. Dopodichè fece dietrofront e ritornò dentro la capanna, lasciando Gippal con la faccia di chi ha appena perso tutto.