Avevo detto 10 minuti. 10 non 30, Gippal. E non sei ancora pronto?” Rikku era spazientita “Io sono pronto” rispose Gippal
“Sì ma gli asciugamani?”
“Ah quelli non mi hai mai detto di prepararli”
“Sei un lavativo lo sai?”
“Infatti ci lavori tu tutto il giorno al tempio con gli automi, vero?”
“Va bene, va bene senti: tu prepara gli asciugamani che intanto mi cambio” e con sorpresa di Gippal, Rikku impiegò poco tempo a uscire dalla stanza. “Ok, asciugamani pronti” disse Gippal e Rikku “Bene, allora andiamo. Loro ci stanno già aspettando”. Infatti Yuna, Tidus e Paine erano già fuori vestiti in tenuta da mare e con i loro borsoni, aspettavano solo loro due.
“E Paine? Non mi hai detto che si era unita anche lei” disse Gippal
“Ora lo sai. Non ti rimetterai a fare storie vero?”
“No, no”. Raggiunto il gurppo finalmente si diressero verso la spiaggia; Tidus diede una pacca a Gippal sulla spalla come segno di saluto “Ciao Gippal” disse “non dovevano essere 10 minuti?”
“Sì ma sai com’è Rikku, le piace prendersela comoda” fece Gippal scherzando
“Io? IO? O forse qualcuno ha pensato bene di preparare gli asciugamani all’ultimo minuto?”. Tutti risero di gusto e Yuna era davvero di buonumore : non poteva desiderare un inizio giornata così allegro.
Raggiunsero la spiaggia dopo 15 minuti di cammino, inutile dire che Rikku non perse tempo: si tolse subito i vestiti rimanendo in costume da bagno e si mise a correre verso l’acqua. “Cavolo quella ragazza è troooppo sexy con il costume” disse Gippal a Tidus senza staccare gli occhi di dosso a Rikku. Tidus rispose “Capirai. E’ molto meglio Yuna, guarda tu stesso” infatti anche Yuna era rimasta solo in costume; questa si accorse che i 2 ragazzi la fissavano da capo a piedi “Ehi ragazzi, non guardatemi così. Tu poi, Gippal, perchè non fissi alla tua di ragazza?”. Tidus si avvicinò a lei e se la abbracciò “Scusa, ma bella come sei non ti posso proprio staccare gli occhi di dosso” le disse Tidus; quel complimento fece arrossire Yuna che baciò teneramente il suo ragazzo.
Paine osservava la scena e provò un pò di invidia, certo era felice che Tidus e Yuna si amassero così tanto però dentro di sè sentiva fortemente il bisogno di legare con qualcuno. Il suo unico difetto era stato sempre quello di essere alquanto riservata, solo per questo non riusciva a trovarsi un ragazzo. Quando poteva pensava sempre con quale ragazzo avrebbe potuto stare insieme, solo che alla fine i suoi pensieri finivano sempre su uno in particolare. E al solo pensare a lui arrossiva e questo ovviamente non passò inosservato al resto del gruppo.
“Che… che avete da guardarmi tutti?” chiese Paine
“Paine, sei arrossita” rispose Rikku
“E allora?”
“Pensi ancora a Baralai, vero?” intervenne Yuna. Paine arrossì ancora di più ma non volle darlo a vedere, così si girò “C-certo che no. M-ma che vai a pensare?”
“Guarda che lo sappiamo che sei stracotta di lui”
“Finiscila, non è vero! Ma che ne sai tu?”
“Ehi ragazzi” fece Gippal “rossa com’è diventata, Paine ha davvero bisogno di una rinfrescatina che ne dite?”
“Che vuoi dire?” domandò Paine che però aveva capito troppo tardi. Tidus la prese per le braccia e Gippal la sollevò per le gambe, insieme la trasportarono fino al bagnasciuga.
“No no fermi che fate? Lasciatemi maledetti imbecilli” Paine si dimenava come una pazza ma la presa dei ragazzi era forte.
“1…” cominciarono a contare
“Ragazzi se solo proverete a farlo giuro che vi uccido!”
“…2…”
“Fermi, ora basta! Mi farete morire di freddo!”
“…3…”
“No no no”
“…viaaa” e qui i 2 ragazzi buttarono in acqua la loro vittima. Questa emerse che tremava per l’acqua fredda da capo a piedi, e si mise a rincorrerli. Mentre i 3 correvano, Yuna e Rikku stavano morendo dalle risate “E che vi ridete voi? Non mi avete nemmeno aiutata” Paine si avventò su di loro lasciando perdere i ragazzi.
Alla fine lei rinunciò a rincorrerle e stavolta si tuffarono tutti insieme in acqua. Yuna si accorse che solo Tidus non era emerso “Tidus dov’è finito?” questi però riemerse dietro di lei e la prese per la vita sollevandola di peso. “Ehi, ora te la prendi con me? Lasciami”
“Va bene ma l’hai detto tu” infatti lui lasciò la presa facendola ricadere in acqua. Gippal, Rikku e Paine facevano una lotta furibonda schizzandosi l’acqua addosso, Tidus e Yuna si unirono alla rissa. “Quanto vorrei che ogni giorno della mia vita fosse così bello:io, miei amici e il mio ragazzo, che ridiamo, scherziamo e ci divertiamo un mondo”. Passarono un’ora in acqua, poi pensarono di uscire per abbronzarsi un pò.” pensò Yuna. “Ehi, ragazze” disse Gippal “che ne dite di cantarci qualcosa? Un concerto privato. Allora?”
“Okay ma… tutto ha un prezzo” disse Rikku
“Che prezzo?” chiese Tidus
“Oh tu non ti preoccupare. Questo prezzo me lo deve pagare solo lui”
“Sentiamo allora, che prezzo?” domandò rassegnato Gippal
“Eh eh eh! Te lo dico dopo, per ora ti tengo col fiato sospeso”
“Va bene ragazze allora cantiamogli la nostra canzone nuova” propose Yuna. Paine aveva pensato di portare la sua radio a batterie e dentro inserì una musicosfera, contenente tutte le loro canzoni. Molti dei loro brani erano molto dolci, che parlavano di gloria, amori e fedeltà. Passarono il resto della mattinata a divertirsi fra bagni, tintarelle e altre canzoni, finchè dal sole alto nel cielo capirono che era ora di tornare a casa “Beh, è ora di ritirarsi” fece Tidus, “Già peccato, ma ce la siamo spassata” disse Rikku.
Raccolsero le loro cose e si rimisero i vestiti dopodichè si avviarono verso il villaggio, sempre ridendo fra battute e scherzi vari. “Sapete che dovremmo fare?” disse Rikku “Una sera dovremmo invitare più amici e fare un bel falò sulla spiaggia”
“Rikku, stiamo tornando ora dal mare. Ti metti già a fare programmi per la prossima volta?” commentò Gippal
“Però ha ragione, è davvero una buona idea. Non è bello dormire all’aperto?” intervenne Yuna
“Ne parleremo la prossima volta, siamo arrivati” chiuse il discorso Paine; arrivati all’entrata del villaggio tutti si salutarono e ognuno si diresse verso casa propria. Una volta entrata, Yuna si buttò sul letto sfinita. Anche Tidus si distese sul comodo materasso, sentendosi molto stanco. “Uff… il divertimento stanca davvero” disse
“Già” rispose Yuna “Ma vorrei passare molti momenti così con te “. Tidus avvicinò a lei e la accarezzò dolcemente, poi le diede un tenero bacio che fu ricambiato. “Yuna, io invece con te voglio passare la mia vita intera”. Yuna lo guardò teneramente negli occhi, poi gli mormorò un appena percettibile “grazie”.
“Hmm? Non ho capito” disse Tidus
“Ho detto grazie”
“Perchè?”
“Per stamattina: mi hai detto parole così belle per consolarmi. E ora mi sono finalmente tolta un gran peso. Grazie”. Tidus sorrise e la baciò di nuovo, poi insieme si addormentarono tremendamente stanchi.