Rise of the Tomb Raider – Panoramica del gioco

Annunciato ufficialmente nel corso della conferenza Microsoft all’E3 2014, Rise of the Tomb Raider è il sequel ufficiale del reboot di Tomb Raider (2013), la continuazione delle avventure della giovane Lara Croft. Questo nuovo videogioco è approdato il 10 Novembre 2015 in Nord America e il 13 Novembre 2015 in Europa. Inizialmente, le piattaforme che ospitavano il gioco erano esclusivamente Xbox One e Xbox 360. Trattandosi di un’esclusiva temporanea, però, il gioco è stato rilasciato su Steam e Windows 10 il 28 Gennaio 2016 e su Playstation 4 l’11 Ottobre 2016. Il 7 Novembre 2017 è uscita una versione ottimizzata del gioco su Xbox One X, mentre il 19 Novembre 2019 il gioco, nella versione “20 Year Celebration“, è arrivato anche sulla piattaforma Google Stadia.


Trama (senza spoiler)

Rise of the Tomb Raider

In questa nuova avventura, Lara dovrà sfruttare le abilità di sopravvivenza acquisite nella sua drammatica avventura a Yamatai, accettando il proprio destino di predatrice di tombe. Nel primo trailer (mostrato in anteprima mondiale all’E3 2014), Lara affronta l’ennesima seduta col proprio terapeuta per superare la traumatica esperienza subita a Yamatai. Inevitabilmente segnata dalle ferite riportate dalla spedizione, tanto fisiche quanto psicologiche, Lara sembra successivamente riuscire a trovare nella propria vocazione per l’archeologia una vera e propria ragione di vita.

In Rise of the Tomb Raider, Lara andrà alla ricerca dei segreti dell’immortalità, partendo dal mito di un’antica città sommersa sotto un lago di ghiaccio russo secoli or sono. Dopo i traumatici trascorsi di Yamatai, Lara ha vissuto un’esperienza che è andata oltre il naturale: è stata testimone della materializzazione di un’anima immortale. Questa scoperta l’ha segnata per sempre, tanto che ritornare alla vita di tutti i giorni non le è stato possibile, per quanto duramente ci abbia provato. Nessuno in società ha creduto alla sua storia. Per poter fare i conti con il disordine da stress post-traumatico che ha portato via con sé dall’isola, Lara ha cominciato le proprie ricerche sui miti dell’immortalità. Se prima era fermamente convinta che tutto ciò che non è esplicabile tramite i meccanismi della scienza o dell’umana comprensione non esiste, l’ultima scoperta in Giappone ha ribaltato del tutto ogni sua certezza, aprendole la mente alla possibile ed effettiva esistenza di altre verità nascoste e perdute all’umanità.

Tuttavia, un nuovo nemico è in agguato: una società segreta che si fa chiamare Trinità, rimasta nell’ombra sin dagli eventi dello scorso capitolo, è pronta ad ucciderla per evitare che riveli ciò che sa. Già nel precedente capitolo di Tomb Raider, forse sfuggendo alla maggior parte dei giocatori, la società di Trinità era stata velatamente menzionata. Alcuni documenti ritrovabili in gioco, infatti, avevano già destato la curiosità di Lara. In Tomb Raider 2013, in particolare, ci sono due documenti segreti che accennano a Trinità: trattasi di “Ignoto – Ordini Misteriosi” e di “Ignoto – Missione fallita“. Vi riproponiamo il contenuto integrale di entrambi questi scritti nelle due immagini sottostanti:

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Leggendo questi documenti, Lara riflette: “Di nuovo quel nome…Trinity. Sembra un qualche tipo di organizzazione…ma chi sono veramente? Come fanno a sapere di quest’isola?“. Sembra, inoltre, che gli interessi della società segreta siano a rischio. Se lo erano prima ancora che Lara approdasse sull’isola e ne rivelasse i misteri, l’archeologa – sopravvissuta al suo viaggio – adesso è senza dubbio un bersaglio da eliminare, e in fretta.

Una delle cose che amo di Lara è la sua determinazione, ma a questo punto è diventata quasi un’ossessione, mentre insegue il segreto dell’immortalità esplorando il globo alla ricerca di qualsiasi indizio che possa convalidare ciò che ha visto. E’ quasi pronta a rassegnarsi a questo punto della storia. Alcuni di questi miti sono veri attraverso le culture. Ci sono echi di questo mito in tutto il mondo. Ma solo lei riuscirà a ricondurre il segreto dell’immortalità alla città perduta di Kitezh.” – Noah Hughes (Direttore Creativo)

Non ci sono grandi dettagli sulla perduta (o invisibile) città di Kitezh nei libri di storia, ma il mito è sostanzialmente basato su una vecchia leggenda russa che risale al XIII secolo. La leggenda narra di due città, Maly Kitezh (Piccola Kitezh) e Bolshoy Kitezh (Grande Kitezh), e inizia dopo che il Gran Principe di Vladimir, Georgy II, fonda la città di Bolshoy Kitezh, lontano dalla riva del lago Svetloyar nella moderna Russia. Si diceva tale insediamento fosse uno spettacolo sontuoso pieno di segreti meravigliosi e arcane conoscenze.

Rise of the Tomb Raider Rise of the Tomb Raider

La leggenda continua quando un principe mongolo di nome Batu Khan invade Maly Kitezh. Georgy si ritira con il suo esercito a Bolshoy Kitezh. Batu Khan riesce a rintracciare Georgy in questa città nascosta e marcia alla volta della stessa. Stranamente, i residenti di Bolshoy Kitezh non agiscono minimamente per difendersi dagli invasori mongoli. Al contrario, tutta la città comincia a pregare, e prima che l’esercito di Batu Khan metta piede su Bolshoy Kitezh, l’intero centro abitato comincia ad affondare sotto le onde del vicino lago, che sommerge così tutti i suoi segreti nelle profondità sottostanti. Ad oggi si dice che solo coloro che sono puri nel cuore e nell’anima troveranno la via per raggiungere Kitezh.

 

In questa nuova avventura, quindi, Lara è destinata a compiere imprese straordinarie, un vero e proprio viaggio che la porterà a crescere ancora, a compiere nuove scelte, a fidarsi di nuovi amici e a prendere decisioni che andranno ad impattare pesantemente sulla sua personalità. Visiterà luoghi magnifici, ma ancora una volta dovrà accettare di pagare il prezzo del proprio desiderio di libertà e conoscenza.

Più tombe, più esplorazione, più difficoltà

Rise of the Tomb Raider

Per lo sviluppo e la creazione di Rise of The Tomb Raider (letteralmente “L’ascesa della Predatrice di Tombe“), gli sviluppatori di Crystal Dynamics hanno voluto sfruttare al massimo il potenziale offerto dalle console di nuova generazione. Il direttore dello studio, Darrel Gllagher, ha promesso emozionanti scene d’azione e aree vastissime da esplorare, hub fino a tre volte più grandi rispetto ai precedenti. Il gioco, di genere action-survival, punterà ad offrire al giocatore un’esperienza ottimale e un livello di sfida orientato all’intransigenza.

Rise of the Tomb Raider porta i giocatori ad esplorare svariate ambientazioni disseminate per il mondo, principalmente in Siberia e Siria, scoprendo alcuni dei luoghi più maestosi – ma al contempo ostili – della Terra. Gli sviluppatori, inoltre, hanno positivamente raccolto i feedback dei giocatori della precedente avventura di Lara e hanno introdotto in questo capitolo molte più tombe da saccheggiare, in pieno stile Tomb Raider. In questo senso, vi sono tombe lungo il sentiero principale dell’avventura, ma anche Tombe sfida, quest’ultime facoltative e zeppe di enigmi ancora più complessi da risolvere.

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Quanto alla trama, le esigenze narrative affrontate da Crystal Dynamics poggiavano su due estremità: da un lato, la necessità di esplorare la storia di mitologie il cui utilizzo non risultasse già inflazionato nel mondo videoludico o cinematografico, dall’altra il bisogno di creare un anello di collegamento fra gli eventi avvenuti a Yamatai (nel reboot del 2013) e le nuove avventure che attendono l’affascinante archeologa, evolvendo in modo credibile e realistico il personaggio di Lara.

 

Dopo gli eventi di Yamatai, Lara Croft si è finalmente trasformata in una predatrice di tombe a tutti gli effetti: in questa avventura, armata di doppie piccozze ed arco, la giovane archeologa esplorerà le gelate terre della Siberia (e non solo) alla ricerca dei segreti perduti dell’immortalità. La scelta della mitologia di riferimento ha importanti ripercussioni non solo a livello narrativo, ma anche sulle decisioni relative al vero e proprio setting del gioco per quanto riguarda ambientazioni e cultura. Nel caso della Russia, ad esempio, una sfida avvincente è stata quella di ricreare virtualmente il freddo proibitivo tipico delle regioni russe, impreziosito da montagne imbiancate e tanta, tanta neve.

Abbiamo voluto immettere Lara in un’ambientazione completamente nuova, un luogo che soddisfacesse ancora gli obiettivi di sopravvivenza, ma che avesse un’impronta del tutto nuova rispetto a Yamatai. Quando abbiamo effettuato la ricerca, abbiamo trovato un mito che ci ha portato verso le montagne della Siberia, che ci è sembrato proprio un luogo ostile e davvero affascinante, e che è diventato un ottimo terreno per la nostra storia, dandoci una prospettiva nuova, che ha richiesto una nuova serie di tecnologie.” – Brian Horton (Game Director)

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Per quanto riguarda il doppiaggio inglese, Camilla Luddington, voce e performer di Lara Croft nell’ultimo Tomb Raider, tornerà nuovamente come doppiatrice e interprete della famosa archeologa. Anche Benedetta Ponticelli è stata riconfermata come doppiatrice italiana di Lara. Quanto alla sceneggiatura, l’opera è affidata nuovamente a Rhianna Pratchett, una delle componenti chiave del team che ha scritto la drammatica storia di sopravvivenza dell’ultima avventura di Lara Croft. In questo nuovo capitolo, le sue motivazioni e i suoi tormenti aiuteranno a delineare in modo sempre più profondo il ritratto psicologico del complesso personaggio di Lara, intenzionata a combattere i demoni del proprio passato.

Il prezzo di diventare un’eroina

L’intensa scena che cattura il colloquio fra Lara e il terapista mostra un certo disagio della giovane, coperta da un cappuccio e visibilmente agitata, mentre sbatte freneticamente un piede e muove costantemente le mani. Da subito, però, i segnali che Lara Croft non è una paziente qualunque sono evidenti: la scena, infatti, si sposta regolarmente dalla seduta con lo psicologo alla tipica azione che siamo abituati a vedere in un Tomb Raider: Lara fugge da un feroce orso, affronta erti pendii scampando alla morte e uccide a sangue freddo un uomo, conficcandogli una freccia nel cranio, per poi varcare l’ingresso di una gigantesca ed antica tomba innevata.

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Su Yamatai, Lara ha imparato a resistere, a combattere, a sopravvivere. Ma a caro prezzo: ha perduto la propria innocenza, è rimasta segnata a vita da un ricordo divenuto indelebile. In tal senso, questo videogioco riconosce (rispetto a molti altri) che eventi simili lasciano cicatrici non soltanto fisiche, ma soprattutto psichiche, dolori che necessitano di essere affrontati, guariti. Tutto ciò non fa che accentuare l’umanità di Lara, che ci viene sempre più presentata come una persona e non soltanto come un’affascinante eroina priva di rimorso o di coscienza. Le esperienze passate, soprattutto quando così profonde e traumatiche, ci segnano e influenzano le nostre emozioni, il nostro modo di agire.

 

L’annuncio a sorpresa fatto durante la conferenza Microsoft dell’E3 2014, come di consueto, ha suscitato elogi e clamori. Tra le critiche più gettonate, il rifiuto di vedere la forte Lara Croft ricorrere ad un supporto psicologico. Guardando questo aspetto da un’altra prospettiva, però, è assolutamente interessante constatare non soltanto la potenza di un simile gesto, ma anche l’impatto che questo riversa sulla credibilità complessiva di questo personaggio. Non bisogna dimenticare che Lara è reduce da un’avventura piena di tragedia: è sopravvissuta alle persone che ha amato, ha ucciso centinaia di uomini, è stata la testimone di atrocità indescrivibili. Una giovane ragazza di belle speranze ha dovuto trasformarsi, suo malgrado, in una sopravvissuta. E adesso il suo personaggio dovrà affrontare una nuova tappa: trasformarsi da superstite in eroe.

Rise of the Tomb Raider

E’ molto raro che un videogioco voglia ritrarre la crescita di un personaggio ammirato (come quello di Lara) andando ad approfondire un aspetto quantomeno celato sinora: la necessità di riconoscere che violenza e odio hanno grandi ripercussioni nella formazione della personalità di un individuo. Siamo abituati a vedere i nostri eroi, tanto nei videogiochi quanto nelle altre forme d’arte, capaci di compiere qualsiasi impresa, di sfidare qualsiasi pericolo o di sconfiggere qualsiasi avversario. Ma questi eroi spesso si limitano ad esistere: difficilmente ci viene spiegato cosa provano mentre uccidono qualcuno o quale effetto queste imprese hanno su di loro. Sicuramente interessante, quindi, è la direzione che Crystal Dynamics ha preso con questo nuovo capitolo della saga di Tomb Raider, in cui potremo assistere ad un’ulteriore crescita del personaggio di Lara in tal senso.

A questo va aggiunto anche che il senso di disagio di Lara è acuito dal rientro in una società che non la supporta, che non crede a quanto l’archeologa ha visto e vissuto. Lara si sente messa in discussione, quasi sfidata, non si sente più a casa nel luogo in cui dovrebbe sentirsi più a proprio agio. Sta lentamente realizzando che il suo posto è il mondo, fra le sabbie della Siria piuttosto che fra la gelida neve della Russia; là dove nuovi miti da scoprire risiedono, Lara trova la propria vera casa.

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Gameplay orientato alla ricerca e alla sopravvivenza

In questo nuovo capitolo, Lara può cacciare e creare da sé il proprio arsenale di sopravvivenza, risolvendo intricati enigmi in ampie tombe, popolate da nemici ostili e pericolosi, una società segreta che è rimasta nell’ombra sin dagli eventi di Yamatai (scorso capitolo). Ad accompagnare questi nuovi dettagli, divulgati in anteprima nel Febbraio 2015 da Game Informer, la nota rivista ha presentato anche la cover ufficiale per il mese di Marzo 2015, dedicata proprio a Rise of the Tomb Raider, assieme ad una prima immagine di come Lara appare nel gioco.

Rise of the Tomb Raider

A rivelare qualche primo dettaglio sul gameplay è stato Noah Hughes, Creative Director del gioco. Lara può mettere a frutto tutte le abilità acquisite grazie alla drammatica esperienza vissuta sull’isola di Yamatai, sviluppandone di nuove. Dopo aver fatto tesoro delle critiche ricevute dall’ultimo Tomb Raider (2013), il team di Crystal Dynamics ha deciso d’implementare anche un sistema di caccia e di puntare su ambientazioni più caratteristiche, più variegate e fino a tre volte più ampie rispetto a quelle visitate nello scorso capitolo. E non soltanto paesaggi mozzafiato, ma anche molte più tombe, di cui tanto si è sentito la mancanza nel reboot.

Per fronteggiare i nuovi pericoli che la attendono, Lara deve potenziare il proprio equipaggiamento. A questo scopo, è nuovamente possibile ricorrere al sistema dei potenziamenti negli accampamenti, sulla falsariga del precedente titolo, arricchiti con nuove aggiunte rispetto al passato. In ROTTR non basta più collezionare dei generici materiali di recupero, però; bisogna, infatti, depredare l’ambiente e i nemici delle loro risorse per creare nuove munizioni od oggetti. Per fare un esempio, una nuova aggiunta all’arsenale di Lara è rappresentata dalle frecce avvelenate, arma ideale per sbarazzarsi di interi gruppi di nemici o di avversari protetti da un’armatura. Per poter elaborare questo tipo di munizioni, Lara deve raccogliere precisi ingredienti, come dei funghi. Le risorse, che possono essere collezionate mediante la caccia e anche dai nemici o dall’ambiente, sono necessarie per forgiare nuove munizioni o pezzi d’equipaggiamento; i semplici materiali dello scorso capitolo, dunque, non bastano più.

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Un ruolo importante viene attribuito proprio all’attività di caccia. La presenza degli animali da cacciare varia in base ad alcuni fattori specifici, come il momento in cui si esplora una determinata zona o le condizioni atmosferiche della stessa. Alcuni animali, inoltre, sono particolarmente rari, per cui occorre prima stanarli e poi cacciarli per acquisire materiali unici con cui dar vita ad upgrade di alto livello.

 

Lara ha a disposizione anche alcune nuove abilità, come arrampicarsi sugli alberi o nuotare sott’acqua; in questo senso, può scagliarsi contro un nemico saltando dalla cima di un albero per ucciderlo furtivamente, oppure nascondersi sott’acqua ed emergere al momento giusto per eliminare un avversario.

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Quanto al sistema di combattimento, Noah Hughes conferma che uccidere non è la prima scelta per Lara: non si è trasformata in un’efferata assassina, ma possiede le capacità per valutare le situazioni e determinare quando uccidere è una necessità. Ciò nonostante, seppur Rise of the Tomb Raider non voglia configurarsi come un gioco stealth, possono essere adottati diversi approcci per reagire alle situazioni e affrontare gli scontri. E’ possibile anche evitarli del tutto, per esempio nuotando sott’acqua, sgattaiolando fra i cespugli o facendosi strada tramite sentieri rialzati. C’è un arsenale più ampio con cui gestire gli scontri e Lara è addirittura in grado di realizzare da sé le proprie munizioni (come le Granate).

 

Pertanto, come in TR 2013, esistono diversi metodi con i quali approcciare uno scontro; tra le nuove iniziative adoperabili, Lara può decidere di sottrarre unaradio dal corpo di un soldato ucciso ed utilizzarla come distrazione (lanciandola in un determinato punto) per gli altri soldati rimasti. Così facendo, i soldati si raduneranno intorno alla radio del loro compagno, domandandosi cosa gli sia successo e perché la sua radio si trovi lì; questo creerà l’occasione perfetta per delle uccisioni a sorpresa. Ancora, Lara può realizzare degli esplosivi sul momento, se si desidera un approccio più aggressivo. In Rise of the Tomb Raider, il combat system rimane il medesimo, a cambiare sono i mezzi a disposizione di Lara, con il sistema degli upgrade che offre nuove e più numerose aggiunte.

Rise of the Tomb Raider Rise of the Tomb RaiderRise of the Tomb Raider Rise of the Tomb Raider

Dopo essersi trasformata in una sopravvissuta, Lara è ora pronta a diventare una predatrice di tombe, e lo fa sotto una chiave survival sempre più accentuata. Molti sono, infatti, i segreti da dissotterrare nelle terre ostili che la bella archeologa setaccerà alla ricerca dei segreti perduti dell’immortalità. Grande spazio agli enigmi e alle tombe, dunque, ma anche alla narrativa.

 

Gli hub – ossia quelle aree mastodontiche e ricche di eventi e sfide da intraprendere – sono i più grandi finora realizzati da Crystal, grazie alla nuova tecnologia. Queste aree sono caratterizzate da missioni secondarie, documenti da tradurre, tombe opzionali da saccheggiare, collezionabili e tetre cripte. La traduzione, fra queste, è indubbiamente una nuova meccanica di gioco: occorre, infatti, approfondire la propria conoscenza delle lingue antiche per comprendere il significato delle incisioni, ad esempio quelle incavate sui monoliti. A questo scopo, quante più incisioni si leggeranno, tanto maggiore sarà il livello di approfondimento di quella specifica lingua antica. Nel caso di un livello in Siria, ad esempio, bisogna prendersi del tempo per esaminare tutti i monoliti nei dintorni ed accrescere così il livello di approfondimento e traduzione da parte di Lara.

Rise of the Tomb Raider Rise of the Tomb Raider

Non mancano i pericoli tipici per Lara nell’esplorazione delle tombe: per citarne due, possiamo augurare il bentornato a trappole e scorpioni. Le ambientazioni sono realizzate con la risaputa cura di Crystal. Lo stesso dicasi per le tombe, di cui tanto si è sentito la mancanza nello scorso capitolo, assieme a tutti quei suggestivi e tipici scenari densi di antica storia e cultura a cui Tomb Raider ci ha abituato. Le tombe sfida, a detta di Crystal Dynamics, custodiranno enigmi complessi e sfide impegnative e sono del tutto facoltative, per cui l’ideale per quei giocatori che vogliono mettersi alla prova.

 

Anche il lavoro sulla tecnologia e sulle animazioni di Lara, nella ricerca del realismo e dell’autenticità, è evidente. Camminando oltre livelli di neve molto alti, ad esempio, Lara fa molta più fatica e procede ad un passo visibilmente più lento. Anche le animazioni facciali di Lara sono state approfondite notevolmente, arricchendo di molto i messaggi dei suoi stati d’animo (quando fa molto freddo, ad esempio, è possibile notare come le tremino le labbra, oltre che il resto del corpo). Ancora, se si trova in uno spazio ristretto, affacciata verso un dirupo, Lara tende ad appoggiare la mano sulla parete più vicina per mantenere l’equilibrio (come nello scorso capitolo). In questo senso, l’hardware Xbox One è risultato essere di grande aiuto non soltanto a livello di grafica, ma anche e soprattutto di performance raggiungibili, motivo per cui Crystal Dynamics ha sostenuto l’accordo di esclusiva con Microsoft con grande orgoglio. Questo partner, infatti, sembra aver fornito i mezzi per estrinsecare al meglio tutte le potenzialità che questo progetto aveva da offrire.

Oltre il 100%: Le aggiunte post-completamento

Come dichiarato dal Game Director Brian Horton, Rise of the Tomb Raider ha una longevità di circa 10-15 ore, se ci lascia semplicemente guidare dallo svolgimento della trama, mentre può offrire più di 30 ore di gioco se ci si dedica diligentemente al collezionamento di ogni singolo segreto esistente nel gioco, esplorando le tombe, le cripte e le caverne, raccogliendo ogni reliquia e completando ogni sfida secondaria. A quest’ultimo proposito, anche dopo aver conquistato il 100% di completamento, ci sono altre buone ragioni per rigiocare a Rise of the Tomb Raider. Tre di queste sono rappresentate dalle Modalità Extra, dalle micro-transazioni effettuabili con le Carte Spedizione e dai contenuti extra proposti dal Season Pass. Maggiori dettagli di seguito:

Modalità di gioco Extra

Rise of the Tomb Raider

Rise of the Tomb Raider presenta svariati modi di rigiocare gli eventi della prima vera spedizione di Lara. Questi sono:

  • Rigioca Capitolo: Rigiocate i precedenti capitoli della storia e completate le sfide per guadagnare crediti. Il capitolo comincerà con inventario e abilità pre-determinati.
  • Rigioca Capitolo (Versione Elite): Rigiocate i precedenti capitoli della storia con le nuove abilità acquisite e l’attrezzatura migliorata, quindi completate le sfide per guadagnare crediti. Si inizia con l’attrezzatura registrata nell’ultimo file dati del profilo dalla campagna.
  • Attacco a punti: Rigiocate livelli del gioco con nuove regole. Completate il livello in fretta per ottenere un bonus tempismo. Concatenate i vostri attacchi, i vostri movimenti e i collezionabili per mantenere alto il vostro moltiplicatore. Completate le sfide e collezionate le medaglie per guadagnare crediti!
  • Resistenza dei Discendenti: Rivisitate gli spazi hub con un nuovo set di obiettivi. Create le vostre missioni scegliendo gli obiettivi da conseguire, i nemici e molto altro. Una volta perfezionata la missione, sfidate i vostri amici e la community per superare il loro punteggio oppure giocate altre missioni create da altri membri della community. Una missione “Resistenza dei Discendenti” è composta da 5 obiettivi, che possono richiedere di abbattere un bersaglio di alto livello, raccogliere documenti segreti, cacciare gli animali e altro ancora. Inoltre, come creatori, potete dare a Lara il costume e le armi che volete, così come applicare fino a cinque delle Carte spedizione standard. Infine, è possibile scegliere dove la sfida si svolge, a che ora, e le condizioni atmosferiche.

Carte Spedizione

Rise of the Tomb Raider Rise of the Tomb Raider

In Rise of the Tomb Raider, guadagnerete crediti completando le sfide ed esplorando il mondo. Tali crediti possono essere utilizzati per acquistare i pacchetti “Carte Spedizione“. Una volta utilizzate, le carte fungono da modificatori nelle modalità di gioco extra. Alcune carte sono divertenti, come la Modalità “Testa grossa“, mentre altre possono aumentare il livello di sfida o garantire dei vantaggi speciali. Esistono due tipi di Carta spedizione: quelle del primo tipo offriranno le più potenti o bizzarre variazioni e potranno essere usate tutte le volte che lo si desidera, quelle del secondo tipo potranno invece essere adoperate una volta soltanto e sarà necessario guadagnare crediti per poterle ricomprare.

Pass stagionale (Season Pass)

Rise of the Tomb Raider

Dulcis in fundo, il Season Pass (Pass stagionale) di Rise of the Tomb Raider include una gamma di contenuti che estenderanno la campagna in single-player, permettendovi anche di competere con i vostri amici. Le principali aggiunte in questo senso vi impegneranno a sopravvivere in condizioni estreme nella Modalità “Stoicismo“, ad esplorare una nuova tomba che ospita un’antica amenità in “Baba Yaga: Il Tempio della Strega” e a combattere ondate di predatori infetti ne “Il risveglio della fredda oscurità“. Inoltre, un ventaglio di nuovi costumi, armi, e Carte Spedizione – dal primo giorno e per quattro mesi – vi permetteranno di continuare a personalizzare il gioco, espanderne i confini e sfidare i vostri amici in nuove avventure.

Rise of the Tomb Raider in esclusiva su Xbox

Dal Gamescom del 12 Agosto 2014 arrivò un annuncio senz’altro inaspettato. Il team di Crystal Dynamics, infatti, diffuse una notizia singolare: Rise of the Tomb Raider, sequel di Tomb Raider (2013), in esclusiva su XboX 360 e Xbox One. Di seguito, ecco il comunicato che ha motivato questa peculiare decisione:

Rise of the Tomb Raider

“Cari amici della community di Tomb Raider,
Come avrete sentito, abbiamo appena annunciato che Rise of the Tomb Raider, in arrivo nell’inverno del 2015, sara’ un’esclusiva Xbox. Per noi, tutti voi siete la linfa vitale di Tomb Raider e il nostro lavoro qui alla Crystal. Vorrei fornirvi qualche approfondimento in più in merito a questa decisione e sui motivi per i quali riteniamo che questa sia la cosa migliore per il sequel di Tomb Raider che stiamo sviluppando nel nostro studio.

Tomb Raider nel 2013 è stato un successo, grazie soprattutto al vostro continuo supporto. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di presentarvi qualcosa di davvero speciale con Rise of the Tomb Raider. L’annuncio di oggi con la Microsoft è il primo passo per aiutarci a fare di Tomb Raider uno dei migliori videogiochi action-adventure. I nostri partner alla Microsoft hanno sempre visto un gran potenziale in Tomb Raider e hanno creduto nel nostro progetto sin dalla nostra prima rivelazione sul loro palco all’E3 2011. Sappiamo che infonderanno in questo gioco un supporto ancora maggiore rispetto a quello che ci hanno fornito in passato: crediamo che questo sia davvero il passo giusto per forgiare il brand di Tomb Raider e renderlo uno dei più grandi del mondo dei videogiochi, con l’aiuto, la fiducia e l’appoggio di un grande partner come Microsoft.

Questo non significa che ci stiamo allontanando dai nostri fans che giocano solo su PlayStation o PC. Si tratta sicuramente di sistemi grandiosi, con grandi partners, e straordinarie community. Non a caso, Lara Croft and the Temple of Osiris uscira’ anche su tali piattaforme questo Dicembre, e Tomb Raider: The Definitive Edition e’ disponibile su PS4.

Sappiamo che ci saranno probabilmente molte domande e preoccupazioni al riguardo. Vi preghiamo di farcele conoscere e risponderemo al meglio delle nostre possibilità. Frattanto, abbiamo intenzione di creare qualcosa di veramente speciale, il più ambizioso capitolo di Tomb Raider mai realizzato.”

Sicuramente una news alquanto spiazzante, soprattutto considerando che Tomb Raider è sempre stato un gioco cross-platforms. Inutile dire che le reazioni dei fan di tutto il mondo portarono alla luce una prevedibile ostilità e amarezza nei confronti di questa decisione, che finì inevitabilmente per emarginare dal franchise i giocatori su PC e Playstation, che da sempre hanno avuto la possibilità di giocare con Lara e di esplorare il suo mondo. Fortunatamente, dopo l’inaspettato e osteggiato annuncio, il direttore di Xbox, Phil Spencer, confermò alla testata di Eurogamer che l’accordo di esclusività con Microsoft era temporaneo. Di seguito, eccovi un riassunto delle dichiarazioni di Spencer ai microfoni di Eurogamer:

“Il mio lavoro non consiste nel parlare di giochi che non possiedo. Ho un certo rapporto con questa versione di Tomb Raider, che abbiamo annunciato, e sono molto positivo riguardo a questa duratura relazione che abbiamo con Crystal e Square. Comprendo le reazioni che ho visto. Se fossi un giocatore PlayStation, improvvisamente mi sentirei come se la saga fosse finita. Non ne ho comprato la proprietà intellettuale. Non ho comprato lo studio. Non è mio. Vedremo cosa succederà con Tomb Raider. Tomb Raider uscirà il prossimo inverno su XboX. Si tratta di Xbox 360 e Xbox One. Ciò che hanno intenzione di fare con il francise nel lungo termine non è affar mio. Non lo controllo. Pertanto, tutto ciò di cui posso parlare è l’accordo che abbiamo. Non ho comprato il gioco. Non posseggo il franchise. La gente mi chiede quanto abbiamo pagato (per questo accordo, ndr). Sono cose di cui non parlerò perché si tratta di un accordo commerciale fra noi e loro. Naturalmente, l’accordo ha una durata. Non ho comprato la proprietà intellettuale per sempre.”

Per fare chiarezza, il 23 Luglio 2015 Square Enix rilasciò un annuncio di grande portata: dopo la travagliata notizia in merito all’esclusività di Rise of the Tomb Raider su Xbox One e Xbox 360, la software house dichiarò ufficialmente che il prossimo capitolo delle avventure di Lara Croft sarebbe stato destinato anche a Steam, Windows 10 e Playstation 4.

Il gioco è stato rilasciato su Steam e Windows 10 nei primi mesi del 2016. Diverso è il discorso per la release su Playstation 4, invece: l’esclusiva su console Xbox One and Xbox 360 durò per un anno dopo il lancio del gioco, perciò Rise of the Tomb Raider è uscito su PS4 nell’Inverno 2016. Gli studi di Crystal Dynamics e Square Enix riconobbero pertanto l’arrivo di Rise of the Tomb Raider anche su altre piattaforme, seppure in una data successiva (come da molti pronosticato). I dettagli dell’accordo e i motivi dell’esclusività non sono chiarissimi; sempre stando alle dichiarazioni del direttore di Xbox, Rise of the Tomb Raider potrebbe essere la risposta di Microsoft ad Uncharted.

Nella speranza che Crystal Dynamics riconsiderasse la decisione che concesse a Microsoft un’esclusiva temporanea sul brand di Tomb Raider (o meglio, che non prenda più decisioni simili in futuro), è stata anche lanciata una petizione online da Stellalune (amministratrice del sito Tombraiders.net), che ha riscosso numerosissimi consensi.

Rise of the Tomb Raider ottimizzato per Xbox One X

Rise of the Tomb Raider su Xbox One XIl 21 Agosto 2017 Square Enix e Crystal Dynamics hanno annunciato l’uscita di una nuova versione ottimizzata per Xbox One X di Rise of the Tomb Raider.

Sviluppata in collaborazione con Nixxes Software, la versione per Xbox One X di questo pluripremiato titolo include una grafica di altissima qualità e altri miglioramenti tecnici che sfruttano appieno le capacità della nuova console, con impostazioni che i giocatori possono personalizzare a loro piacimento.

Su Xbox One X, i giocatori possono scegliere tra tre opzioni di visualizzazione:

  • Risoluzione nativa 4K: (3840 x 2160) per una maggiore precisione nelle immagini.
  • Comparto visivo con una nuova grafica migliorata.
  • Frame rate elevato per una maggiore fluidità di gioco.

La nuova versione di Rise of the Tomb Raider per Xbox One X include inoltre:

  • Compatibilità con schermi HDR per dei colori più vivaci e accurati.
  • Compatibilità con audio spaziale, incluso Dolby Atmos®, per effetti sonori 3D.
  • Risoluzione delle texture migliorate per Lara Croft®, personaggi secondari e ambientazioni, sfruttando la memoria aggiuntiva della console Xbox One X.
  • Anti-aliasing migliorato per un’esperienza più realistica e dettagliata.

I miglioramenti a livello di immagini includono:

  • Miglioramento nella luminosità volumetrica.
  • Miglioramento nei riflessi.
  • Una vegetazione più naturale.
  • Miglioramento nelle strutture poligonali.
  • Miglioramento nei filtri delle texture.

Per scoprire tutte le novità della versione per Xbox One X di Rise of the Tomb Raider, vi rimandiamo al trailer qui. Ad accompagnare il trailer giungono gli immancabili screenshots, che potete ammirare di seguito.

Rise of the Tomb Raider su Xbox One X Rise of the Tomb Raider su Xbox One X Rise of the Tomb Raider su Xbox One X Rise of the Tomb Raider su Xbox One X

I miglioramenti tecnici di
Rise of the Tomb Raider per Xbox One X sono stati resi disponibili in concomitanza con il lancio della console il 7 novembre 2017. I giocatori che hanno già acquistato il gioco per Xbox One possono scaricare gratuitamente la versione per Xbox One X.

 

– Bene, queste sono le principali informazioni e i meccanismi che incorniciano il panorama di Rise of the Tomb Raider. Ovviamente, le spiegazioni qui fatte vi saranno ripetute durante il corso della vostra avventura e anche nella nostra guida.